Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Comune, divisioni e dispetti in giunta

Fonte: La Nuova Sardegna
3 giugno 2008

MARTEDÌ, 03 GIUGNO 2008

Pagina 1 - Cagliari

POLTRONE IN BILICO



Maggioranza sfilacciata con assessori che agiscono per conto loro




ROBERTO PARACCHINI
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CAGLIARI. Festarch ha lasciato il segno. Il festival dell’architettura, come tutte le grandi manifestazioni, è stato soprattutto un momento di apertura e dialogo. Ma anche di polemiche che, nel nostro piccolo, hanno rimarcato le divisioni interne alla Giunta comunale: da una parte le proteste dell’assessore alla Cultura Giorgio Pellegrini, che il giorno dell’inaugurazione ha anche distribuito un volantino in cui si parlava di «gigantismo mussoliniano», mentre il collega Gianni Campus (Urbanistica) ha partecipato alla inaugurazione e seguito con attenzione gran parte della manifestazione. Una contraddizione che ha fatto il gioco dell’opposizione che ha sottolineato le divisioni dell’esecutivo.
«Non è la prima volta - ha affermato in un comunicato il Pd - che esponenti dell’amministrazione di Cagliari esprimono in pubblico posizioni contrastanti, basti pensare alla questione dell’accordo di programma su Sant’Elia (Campus propendeva per la ratifica - ndr) e alla spaccatura della Giunta sull’anfiteatro romano, con le inevitabili conseguenze per la città e per il prestigio delle sue istituzioni». Radhouan Ben Amara (consigliere comunale dei Comunisti italiani e vice presidente della commissione alla Cultura) ha chiesto «le dimissioni dell’assessore Pellegrini in quanto va contro una manifestazione appoggiata dal Comune», in favore del collega Campus «che si dimostra culturalmente molto attento».
È destino dei grandi eventi creare anche divisioni, soprattutto se il terreno è fertile. Nella Giunta guidata da Emilio Floris le divergenze non mancano. Sul museo Betile di Sant’Elia, ad esempio, l’assessore Pellegrini ha sempre espresso pareri fortemente negativi (come il gruppo consiliare di An) Ma anche l’assessore Edoardo Usai (Pubblica istruzione, di An) non aveva sottoscritto il documento in cui il sindaco chiedeva l’appoggio per la firma dell’accordo di programma siglato col presidente della Regione, ma non ratifica un mese dopo.
Il livello di rissosità della maggioranza comunale è in aumento. Un retaggio che viene da lontano: dalla formazione della seconda Giunta Floris, detta fotocopia in quanto le troppe richiese dei partiti e dei consiglieri confermati avevano portato il primo cittadino a scegliere un esecutivo quasi simile a quello della consiliatura passata. Ma con l’accordo di diversi «rimpasti» in corso d’opera. E questi ci sono stati solo in parte: Angelo Vargiu (tecnico) ha poi lasciato il posto dei Servizi sociali ad Anselmo Piras; Gianni Chessa (Udc) ha dovuto abbandonare la poltrona del Patrimonio in favore di una triangolazione (tutta interna all’Udc) che ha visto Luciano Collu passare dalle Attività produttive al Patrimonio e Paolo Carta da consigliere a sostituto di Collu nell’esecutivo.
Ma si è trattato di pochi giri di valzer. Il ballo-malumore continua. È da un mese, tanto per dirne un’altra, che Nanni Floris (Uds e assessore allo Sport) non partecipa alle riunioni dell’esecutivo. E i bene informati affermano che dietro i motivi di facciata, il responsabile dello Sport voglia la gestione dei grandi eventi. La delega al Turismo (luogo naturalmente deputato per queste mega manifestazioni) è stata data dal primo cittadino solo di recente. In un primo momento era stata assegnata a Maurizio Onorato (Riformatori, vice sindaco e assessore al Traffico), poi a Giovanni Giagoni (sempre Riformatori). Ma i grandi eventi sono richiesti da Nanni Floris in quanto lo Sport significa anche grande partecipazione. Ma tant’è: tutte scelte fatte non certo sulla base dei meriti e delle qualifiche come dimostra il fatto che se Piras, Collu e Carta lavorano bene, Vargiu e Chessa si davano ugualmente da fare.
Intanto i malumori restano, ma per il momento non vi saranno altri cambiamenti. Sullo sfondo ci sono le elezioni regionali del prossimo anno. Se il sindaco Floris sarà il candidato alla presidenza per il centrodestra, allora si scioglierà il Consiglio. E fare adesso cambiamenti significherebbe creare più malumori che altro. Se invece non sarà lui il prescelto per la sfida col centrosinistra sul governo dell’isola, allora la Giunta sarà ampiamente rivista, con Forza Italia che chiederà tutti assessori politici e non tecnici. Tra i primi a «saltare» potrebbe esserci Pellegrini, a favore di Maurizio Porcelli (attuale capo gruppo alla Cultura) e, a ruota, diversi altri.