Rassegna Stampa

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Voto di settembre, l’Udc sardo unisce i centristi e candida due consiglieri regionali alleati

Fonte: web sardiniapost.it
23 agosto 2022

Voto di settembre, l’Udc sardo unisce i centristi e candida due consiglieri regionali alleati

L’Udc sardo, con il coordinatore Andrea Biancareddu che ha preso in mano il partito dopo la morte di Giorgio Oppi, ha chiuso la lista in Sardegna. Il polo moderato, che a livello nazionale mette insieme i partiti di Lorenzo Cesa, Maurizio Lupi, Luigi Brugnaro e Giovanni Toti, è la quarta gamba del centrodestra, in corsa insieme a Fdi, Forza Italia e Lega.

La lista centrista si presenta solo nei collegi proporzionali di Camera e Senato, visto che negli uninominali il candidato è di coalizione e lo mettono i partiti più forti (qui tutte le sfide). Biancareddu, insieme ai big nazionali, ha costruito una rosa di papabili aperta agli altri partiti.

Alla Camera il capolista è Stefano Tunis, il fondatore di Sardegna 20venti e consigliere regionale. Seconda è Renata Mura, assessora udc di Dolianova. Terzo il tempiese Francesco Quargnenti, quarta la deputata uscente di Brugnaro, di origini sarde, Lucia Scano. Al Senato, il capolista è Alessandro Deriu, avvocato di Alghero . Seconda in lista la consigliera regionale Carla Cuccu, ex M5s poi passata nel gruppo Misto. Terzo è Andrea Floris, assessore allo Sport nel Comune di Cagliari.

“Da coordinatore regionale dell’Udc – dice Andrea Biancareddu – avevo un compito: concorrere alla vittoria del centrodestra alle Politiche del 25 settembre attraverso la lista che rappresenta i moderati italiani. Siamo arrivati al risultato anche in Sardegna, mettendo insieme i partiti alleati. Ringraziamo tutti i candidati per la disponibilità”. A domanda precisa su nuovi e possibili scenari in Consiglio regionale in seguito alla lista unitaria per le Politiche, Biancareddu dice: “Ne parliamo eventualmente dal 27 settembre. Adesso ci dedichiamo alla campagna elettorale per l’elezione del nuovo Parlamento”.

Biancareddu lascia volutamente alla fine, a chiusura del cammino fatto, il pensiero per Oppi: “Sarebbe stato contento di questo nostro lavoro, perché abbiamo unito e non diviso, come ci ha insegnato lui”