Rassegna Stampa

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Cagliari, il Comune a caccia di decibel alla Marina: “Soldi buttati, si difendono a oltranza i tavol

Fonte: web Castedduonline.it
11 agosto 2022

Cagliari, il Comune a caccia di decibel alla Marina: “Soldi buttati, si difendono a oltranza i tavolini”


L’amministrazione di Truzzu vuole rifare le misurazioni acustiche per provare a stroncare la malamovida. Ma l’annuncio fatto ai residenti porta soprattutto rabbia, Enrico Marras: “Così si ritarda tutto il piano di risanamento, continueremo a soffrire”

 

Il Comune va, meglio, torna alla caccia dei decibel nei rioni della movida. E lo fa con nuove misurazioni che, stando a quanto trapela al termine di un incontro tra tutti i comitati dei residenti del centro storico e il vicesindaco Giorgio Angius, saranno affidate ad una società di Roma. L’obbiettivo è quello di stroncare la cosiddetta malamovida, cioè il troppo rumore che, da tanti anni, ha portato una parte di chi vive soprattutto a Marina e Stampace ad attaccare a testa bassa le amministrazioni comunali di tutti i colori e, di rimbalzo, anche i ristoratori, “colpevoli” di occupare i marciapiedi con i tavolini autorizzati dallo stesso Comune. Dall’altro lato, utile ricordarlo, ci sono sia gli imprenditori sia gli amanti della movida. Ma la novità proposta dall’amministrazione Truzzu ha già scontentato i residenti che fanno parte dell’associazione “Rumore no grazie”.
Il presidente Enrico Marras è furibondo: “L’incontro era stato chiesto da tutti i comitati dei centri storici uniti, vista la gravità del problema sanitario dovuto all’inquinamento acustico. Il Comune non voglio utilizzare le rilevazioni già fatte in passato, ne vuole fare altre ritardando così il varo del piano di risanamento e lasciando i cittadini in sofferenza”. Un incontro, per Marras, “deludente. Si è capito che nel frattempo non prenderanno misure per attenuare il fenomeno dell’inquinamento acustico. Insomma altri soldi pubblici buttati e sofferenze dei residenti immutate. Difesa ad oltranza del tavolino”. E un altro comitato, quello di “Apriamo le finestre alla Marina”, capitanato da Sandra Orrù, informa tutti gli iscritti al gruppo che “il Comune deve effettuare nuove rilevazioni sull’inquinamento acustico. Alcune delle apparecchiature, piccole, dovranno registrare il rumore ambientale esterno per 24 ore. Chi di voi, o di quelli che conoscete, ha disponibilità alla Marina di terrazzini su aree particolarmente rumorose e può ospitare queste apparecchiature? Pensate a piazza San Sepolcro, via Dettori, via Sardegna e qualunque altro punto dove non si riesce a dormire la notte. È importante essere partecipi in questa fase perché da questi rilevamenti dipenderanno le scelte del Comune sulla movida”.