Cagliari in B e il progetto del nuovo stadio è un miraggio: Giulini fa slittare la presentazione
La nuova casa rossoblù? Promessa, ancora una volta, rimandata: 30 giugno, nessun documento presentato al Comune. E, intanto, sale la rabbia dei tifosi: “Tanti giocatori che partono e chi sta arrivando non ha le qualità per farci tornare in A”
C’è la retrocessione in serie B, una campagna fatta quasi tutta di cessioni che, sinora, ha collezionato tantissime critiche e solo qualche timido e quasi silenzioso applauso e un popolo, quello rossoblù, che non ha ancora certezze sulla nuova casa del Cagliari. Il progetto del nuovo stadio è un miraggio, Tommaso Giulini fa slittare la presentazione e non è la prima volta. “Presenteremo tutto al termine del campionato”, “progetto presentato a maggio”, poi un altro mese di tempo, “entro giugno”. Il calendario, però, è implacabile: 30 giugno, negli uffici del Comune non è arrivata nessuna bozza e nessun documento. Tra fondi della Regione, trenta milioni, dieci dal Comune che poi dovrà chiedere altri denari a Roma e altri trenta messi dalla società e da Costim, i soldi pian piano stanno arrivando, la cifra di 120 milioni, che include l’abbattimento del vecchio stadio, non sembra essere un’utopia. Lo stadio nuovo, nel rione di Sant’Elia, invece, sì. E la rabbia dei tifosi è alle stelle, basta leggere i commenti sui social, anche alla luce della conferenza stampa post retrocessione del direttore sportivo Stefano Capozucca e del direttore generale Mario Passetti, dove era stato assicurato il rispetto delle tempistiche per la presentazione del progetto. Promesse, sciolte sotto il sole rovente dell’inizio dell’estate 2022.
E, intanto, tanti rossoblù migrano verso altre squadre, e i nuovi arrivi non entusiasmano. Il primo, Di Pardo, viene sonoramente bocciato anche dal tifoso e opinionista di Radio Casteddu, Antonello Sanna: “È un giovane con poca esperienza, gli faccio i migliori auguri ma non sarà lui il nuovo Maradona. Sinora sappiamo solo di giocatori che vanno via, la società sta compiendo un salto nel buio che non ci fa stare tranquilli. Possiamo solo aspettare e vedere, sinora chi abbiamo e chi sta arrivano non ha le qualità per farci tornare in serie A. Giulini, per me, avrebbe già dovuto lasciare il Cagliari a qualcun altro, il fatto che resti è inspiegabile per i tifosi. Non possiamo fare altro che attendere le prossime settimane e vedere quale sarà la squadra che, guidata da Fabio Liverani, dovrà conquistarsi il ritorno in serie A. Non possiamo arrivare dietro squadre come la Cremonese, il Venezia o il Genoa”.