Negozi chiusi, turisti senza acquisti. Per rispettare le direttive regionali sui giorni di chiusura, le vie del centro di Cagliari hanno visto tutte le serrande abbassate. E se da un lato ai turisti la chiusura non è piaciuta, ai negozianti sì: ci si prepara alle prossime giornate di apertura, a iniziare da oggi, con l'arrivo di una nave da crociera. «Sapevamo di non poter aprire il 25 aprile, anche perché è sempre stato così», spiega Roberto Bolognese, presidente del Consorzio Centro Storico. «Certo, in tempo di crisi forse sarebbe stata un'opportunità di guadagno, ma è anche giusto essere unanimi nelle scelte e nel rispetto delle normative». «Il tavolo permanente con incontri quindicinali per i vari consorzi di commercianti e le associazioni di categoria, sono per noi la manna dal cielo», rileva Franco Fozzi presidente del Consorzio Insieme per le vie Garibaldi, Manno e Alghero. «Sappiamo così che siamo unanimi nel voler vincere la crisi».IL COMUNE Paolo Carta, neo assessore comunale al Commercio e alle Attività produttive, non ha dubbi: «Per tutti ora c'è un calendario da rispettare e diventa segno di unione. Ogni 15 giorni ci sarà la riunione in uno stesso tavolo di concertazione per i rappresentanti di Ascom, Confesercenti e i responsabili dei vari consorzi. Sempre presenti anche Sogaer e Autorità Portuale che faranno il punto sulle presenze turistiche in città. L'obiettivo deve essere il rafforzamento e l'aggregazione di tutti i Consorzi di negozianti, inclusi quelli appena formatisi». In questo modo si potranno sfruttare meglio anche gli arrivi delle navi da crociera. In passato, troppe serrande erano rimaste abbassate e gli stessi turisti erano andati via delusi dalla non apertura. Ecco allora la calendarizzazione delle giornate di shopping sotto le stelle e delle crociere, con la creazione di due infopoint e l'assunzione di quattordici giovani.25 APRILE Peraltro, l'assessore Paolo Carta conferma che i consorzi cagliaritani hanno accettato di non lavorare ieri, giornata di chiusura inderogabile per la legge regionale, e non hanno dunque imitato i colleghi di Alghero. Gli unici che volevano aprire erano i commercianti del mercato di San Benedetto, ma «non è stato possibile concedere loro una deroga», spiega Carta. Il primo maggio, invece, tutto aperto perché la legge regionale lo permette nell'area di Cagliari.BEATRICE SADDI 26/04/2008