Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Musica brasiliana, ecco la saudade di Gilberto Gil

Fonte: La Nuova Sardegna
26 ottobre 2009

DOMENICA, 25 OTTOBRE 2009

Pagina 49 - Cultura e Spettacoli





In arrivo anche una sessantina di organizzatori europei L’Fbi set raffinato del trio del pianista norvegese Dag Arnesen

WALTER PORCEDDA
Arriva Gilberto Gil. Colpo grosso a sorpresa dell’European Jazz Expò che regala al pubblico sardo una coda di lusso con il concerto del grande musicista brasiliano il prossimo 30 novembre al Teatro Comunale, dove sarà accompagnato per l’occasione da Bem Gil, chitarra e percussioni e dal celebre violoncellista Jaques Morelenbaum. Si tratta di un vero e proprio evento speciale dunque, di quelli assolutamente da non perdere.
Il carismatico esponente del “tropicalismo”, il movimento fondato assieme a Caetano Veloso negli anni sessanta e che diede una salutare scossa culturale e politica al Brasile governato dai militari - i due furono costretti ad andare in esilio a Londra -, intellettuale e politico di livello (ministro della Cultura con Lula) è proprio in questo periodo in tour mondiale per presentare il recente album «Banda Larga Cordel» che segna una ulteriore evoluzione della sua arte. Musicista poliedrico e innovatore, nel dna le radici della turbulenta Bahia e ispirato nei suoi esordi dal geniale Joao Gilberto, Gil, come pochi altri ha saputo diffondere e far amare il linguaggio della bossa nova. Lo ha contaminato e messo a contatto con i ritmi del funky e del rock, ricercando il filone dorato delle origini africane della musica carioca.
Sempre assolutamente interessanto alle novità e curioso di quanto si muove nella musica contemporanea, Gil, anche in questa nuova avventura, non è per niente scontato. Anzi. Accanto a lui, oltre al fedele chitarrista Bem, appare il violoncellista Jaques Morelenbaum, versatile e sensibile compositore, arrangiatore spesso dei brani di Veloso.
Con questo live l’Eje mette a segno un bel colpo ad effetto nella sua programmazione pure questo anno in crescita ulteriore. Saranno infatti ben cinquanta i live tra concerti, performance e showcase che si terranno nelle sei sale allestite all’interno del recinto della Fiera. Tra questi spunta la “carte blanche” offerta al trombettista Enrico Rava - riceverà anche il premio dell’European Expò - che ogni sera si esibirà con una diversa formazione. Tra i numerosi ospiti, immancabile l’appuntamento con l’esplosivo Marcus Miller che renderà un omaggio a Miles Davis.
Accanto al livello spettacolare la manifestazione spende molte energie anche sul piano della promozione turistica e sinergica con altri festival europei. A questo proposito - segnalano gli organizzatori dell’Eje - sono decisamente in crescita questa edizione le presenze di direttori artistici e organizzatori internazionali. Da quelli del prestigioso North Sea Festival dell’Olanda al celebre Ronnie Scott’s di Londra, dall’Istambul jazz festival a quello di Tangeri, dal Lincoln Center di New York a Pomigliano jazz, dall’Istituto culturale catalano all’importante Stravangher festival di Norvegia.
Proprio da quei lontani e affascinanti angoli del Nord, tra fiordi e grandi spazi incontaminati proviene il trio guidato dallo straordinario pianista Dag Arnesen, protagonista di una scintillante quanto elegantissima session, giovedì, nello spazio del Fbi di Quartu, per la serie di eventi di «Aspettando l’Expò». Atmosfere di casa evocate quasi cinematograficamente nei due ultimi album di spessore come «Norwegian song 1 e 2». Materiale dal quale il trio, completato da due strumentisti di valore come il contrabbassista Terje Gewlt e il batterista Pal Thowsen, ha attinto ampiamente durante il set sardo. Canzoni popolari tradizionali e musica classica (Grieg) per un concerto di bella godibilità. Un trio compatto e ben affiatato, interplay e citazioni raffinate e, soprattutto, un pianista come Arnesen, capace di tenere inchiodati sino all’ultima nota.