Rassegna Stampa

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Cagliari, la scorta eccezionale per Sant’Efisio: il martire a Nora coi “Cavalleggeri di Sardegna”

Fonte: web Castedduonline.it
15 aprile 2022

Cagliari, la scorta eccezionale per Sant’Efisio: il martire a Nora coi “Cavalleggeri di Sardegna”

La 366esima sagra torna alla modalità pre pandemia: pellegrinaggio dall’1 al 4 maggio col cocchio coi buoi e l’abbraccio dei fedeli. E ci sarà una novità: accompagnerà il Santo una pattuglia a cavallo che indosserà l’uniforme storica del disciolto Reggimento “Cavalleggeri di Sardegna”.

 

“Dopo due anni il popolo potrà riabbracciare Sant’Efisio. Lo abbiamo atteso, rinnovando privatamente e in silenzio la promessa della città. Il 1maggio potremo riservargli il nostro omaggio, sciogliere il voto e ammirare insieme ancora una volta quello straordinario caleidoscopio di colori, profumi e tradizioni”,”. L’annuncio ufficiale del sindaco Paolo Truzzu è di oggi. Dopo due anni la sagra di Sant’Efisio torna alla modalità consueta quella del pellegrinaggio da Stampace a Nora dall’1 al 4 maggio. Mancano ancora alcuni dettagli sulle questioni riguardanti la sicurezza che saranno definite nei prossimi giorni assieme al prefetto.  “Se si fanno le altre manifestazioni non capisco perché non si debba fare quella più rappresentativa dell’Isola”, ha sottolineato Truzzu, “dobbiamo convivere in maniera attenta e responsabile. Si giocano le partite di calcio e non capisco perché non dovremmo organizzare la sagra”. Il presidente dell’Arciconfraternita del Gonfalone Andrea Loi ha annunciato un’estensione degli orari di apertura della chiesa di Sant’Efisio nei giorni della sagra. Ma la novità della 366esima sagra l’ha annunciata l’assessore al Turismo Alessandro Sorgia.
Ci sarà la “scorta eccezionale” per il Martire. Una pattuglia a cavallo che scorterà il Santo che indosserà l’uniforme storica del disciolto Reggimento “Cavalleggeri di Sardegna” . Sarà costituita da cinque binomi di cavalieri  e cavalli militari del Centro Ippico Militare del Comando Militare Esercito Sardegna e appartenenti all’Arma di Cavalleria, che è una delle sei Armi che costituiscono l’Esercito Italiano, unitamente alla Fanteria, l’Artiglieria, il Genio, le Trasmissioni e l’Arma Trasporti e Materiali.
Attualmente, i Reparti di Cavalleria dell’Esercito sono equipaggiati con modernissimi mezzi blindati e corazzati, molto avanzati dal punto di vista tecnologico, e i cavalli, che sono gestiti dai Centri Ippici Militari, hanno un impiego prevalentemente sportivo e di rappresentanza, ma vengono impiegati anche per l’attività operativa e nel quadro delle attività ippoterapiche di recupero psico-fisico e funzionale a favore della collettività.
Oggi le unità di Cavalleria dell’Esercito sono rappresentate da 9 Reparti blindati, denominati Reggimenti di Cavalleria di linea, 4 Reparti carri denominati Reggimenti di Cavalleria carrista e la Scuola di Cavalleria di Lecce. 
La Cavalleria italiana è una delle Armi più antiche dell’Esercito, infatti alcuni Reggimenti di Cavalleria di linea hanno oltre trecento anni di storia, una storia vissuta attraverso i secoli al servizio della collettività nazionale concorrendo nel tempo a formare e difendere l’unità e l’indipendenza dell’Italia.
la Cavalleria italiana si è sempre distinta per il suo spirito di servizio coraggioso e silenzioso sempre pronto al sacrificio, fedele al suo motto “il cuore oltre l’ostacolo”.