Rassegna Stampa

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Le spiagge sarde sono diverse da quelle italiane, no alle aste per le concessioni balneari”

Fonte: web Castedduonline.it
13 aprile 2022

Le spiagge sarde sono diverse da quelle italiane, no alle aste per le concessioni balneari”

L’urlo di 1200 famiglie. I rappresentanti delle associazioni di categoria sono stati ricevuti oggi in Regione

 

Per la prima volta 6 Associazioni di Categoria si sono unite creando una manifestazione di vicinanza alla Regione Sardegna contro l’Emendamento Governativo. Un lavoro non semplice quello dell’unità, ma che ha permesso la realizzazione di un documento unitario condiviso da tutti I balneari con l’Interno Consiglio Regionale della Sardegna.

Tantissimi gli Interventi dei politici durante la manifestazione. Tutti concordi nel tutelare le famiglie sarde: dal M5s al Pd, Fdi, Fi, Lega e Psdaz.


Il Presidente Pais e l’Assessore Quirico Sanna (delegato dal Presidente Solinas per l’occasione), hanno accolto, assieme a tutti I Capigruppo di Maggioranza e Opposizione, le istanze dei presidenti delle Associazioni unite in una unica Delegazione, guidata nella tutela legale, dal Avvocato Demanialista di livello Europeo Vincenzo Cellamare.

La delegazione ha presentato un Documento Unitario di 20 pagine in cui si citano I punti salienti per poter tutelare le 1200 famiglie di balneari sardi dalla messa a bando prevista da un emendamento governativo che non tiene conto delle peculiarità sarde e differenze dal resto d’Italia.

Obiettivo del Documento è quello di esser sostenuto dalla Regione Sardegna in Conferenza Stato Regione non appena ci sarà la prossima convocazione con il Governo.

Lo stesso Assessore Sanna ha ribadito l’impossibilità nel poter portare a termine la mappatura del demanio marittimo, del demanio lacuale e demanio fluviale della Sardegna entro il 31 dicembre 2023, accogliendo il Nuovo Documento Unitario siglato dalla Delegazione.

La Delegazione composta da Federbalneari Sardegna, Fiba Confesercenti Sassari Gallura, Insieme Unidos, Borghi Turistici Sardegna e Assormeggi Sardegna, ha chiesto la continuazione di un tavolo permanente Regionale, allargato anche alle associazioni minoritarie in termini di rappresentanza a tutela dell’intero comparto che per il 98% è a conduzione famigliare. Anche qui, richiesta accordata dal Consiglio Regionale.