Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sciopero al Lirico: salta il turno “B” dell'Elisir d'amore

Fonte: L'Unione Sarda
26 ottobre 2009

Sindacati sul piede di guerra


Rischia di saltare il secondo appuntamento con l'Elisir d'amore, il melodramma di Gaetano Donizetti messo in scena da Michele Mirabella. I lavoratori del teatro lirico hanno proclamato quattro giornate di sciopero - la prima delle quali martedì 27 ottobre, in concomitanza con lo spettacolo riservato agli abbonati al turno “B” - per protestare contro «la scarsa volontà di chiudere in pareggio il bilancio 2009».
Nei giorni scorsi le otto sigle che rappresentano la totalità dei dipendenti della Fondazione avevano espresso grande preoccupazione per il fatto che nel bilancio dell'anno in corso si profila un passivo di due milioni di euro, definito preoccupante anche in relazione ai 25 milioni di debito patrimoniale certificati al 20 ottobre. Ed avevano chiesto al sovrintendente e al consiglio di amministrazione «rassicurazioni» sugli interventi programmati per ovviare al passivo.
LE CONTESTAZIONI Rassicurazioni puntualmente fornite assieme al percorso da seguire per raggiungere il piano di rientro dal disavanzo, ma giudicate insufficienti da Rsu, Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Fials Cisal, Snater, Libersind-Confsal e Fls-Css che in una nota diffusa nel pomeriggio di ieri scrivono che «gli interventi reali previsti si concretizzano in una somma che appare quasi simbolica in rapporto al disavanzo annunciato di due milioni di euro». La missiva diffusa ieri è un duro atto d'accusa nei confronti dei vertici della Fondazione: «Ci troviamo in presenza di uomini incapaci di prendere decisioni per la salvaguardia dei lavoratori e della vita stessa del teatro in quanto preoccupati solo della propria immagine futura, a salvaguardia della quale utilizzano strumenti e meccanismi dilatori ormai noti a tutti. Le organizzazioni sindacali si dissociano da questo modus operandi e dichiarano la loro sfiducia nella classe dirigente della Fondazione». Accuse anche al presidente, cioè il sindaco, e al consiglio di amministrazione, rei di essersi sottratti al confronto con i sindacati.
LO STOP Le quattro giornate di sciopero saranno attuate entro il 31 dicembre. Le date successive a quella del 27 «saranno comunicate con il preavviso previsto dal contratto nazionale di lavoro».

24/10/2009