Rassegna Stampa

web cagliaripad.it

Corteo ultrà del Napoli, Truzzu scrive al Ministro Lamorgese

Fonte: web cagliaripad.it
3 marzo 2022

Corteo ultrà del Napoli, Truzzu scrive al Ministro Lamorgese
Il sindaco chiede di potenziare gli organici delle forze dell’ordine in città e di poter utilizzare i militari nel presidio del territorio per garantire alti livelli di sicurezza di tutti i cittadini: sarebbe bastata una piccola scintilla per scatenare una guerriglia urbana dagli esiti imprevedibili

 

Come annunciato in Consiglio comunale nei giorni scorsi il sindaco Paolo Truzzu ha inviato, insieme al capogruppo del Pd Fabrizio Marcello, una lettera al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese sugli incresciosi episodi in occasione della partita Cagliari – Napoli., quando un folto gruppo di tifosi della squadra ospite si è rifiutato di salire sui pullman che li avrebbero accompagnati allo Stadio in sicurezza, ed hanno invece attraversato la città a piedi urlando slogan offensivi nei confronti Cagliari e dei suoi abitanti.

In particolare, il primo cittadino ha richiesto che vengano perseguiti tutti coloro che si sono resi colpevoli di eventuali reati e ha chiesto al Ministro di potenziare gli organici delle forze dell’ordine in città e di poter utilizzare i militari nel presidio del territorio al fine di garantire alti livelli di sicurezza di tutti i cittadini.

Il Sindaco rimarca e apprezza la collaborazione del capogruppo del PD in Consiglio comunale, che condividendo lo spirito e le richieste dimostra come determinate battaglie riguardino tutta la città e tutto il consiglio e non possano essere motivo di divisione politica.

Il testo della lettera
Signor Ministro,

                 lunedì 21 febbraio 2022, nel pre-partita di Cagliari-Napoli, solo l’intelligenza e il buonsenso dei cittadini Cagliaritani hanno impedito di trasformare una partita di calcio in un’occasione di scellerata violenza.

                Come lei sicuramente saprà, i tifosi del Napoli si sono allontanati dall’aeroporto di Elmas in treno, sono scesi una fermata prima della stazione centrale di Cagliari, hanno attraversato le vie della città per ben 7 km urlando slogan offensivi nei confronti di Cagliari e dei suoi abitanti.

                Ci è stato riferito che i suddetti tifosi abbiano rifiutato di salire sui pullman che li avrebbero condotti allo stadio, e che per evitare una possibile guerriglia urbana si è preferito scortarli fino allo stadio Sant’Elia.

                 Resta per noi inspiegabile il fatto che siano stati “accompagnati” a piedi allo stadio, bloccando il traffico cittadino, percorrendo vie trafficate e molto frequentate correndo il rischio elevatissimo di entrare in contatto con la tifoseria locale. Sarebbe bastata una piccola scintilla per scatenare una guerriglia urbana dagli esiti imprevedibili, come già avvenuto in passato in tante città italiane.

                Il fatto ha messo in evidenza, ancora una volta, l’esiguità del personale delle Forze dell’Ordine, come già espresso in una lettera inviata non meno di 10 giorni fa al Signor Prefetto della Provincia di Cagliari, in cui si chiedeva, tra l’altro, di intercedere nei Suoi confronti per rinforzare gli organici della Polizia di Stato e dei Carabinieri, e di poter consentire l’utilizzo di un contingente di militari tra i tanti di stanza nell’Isola.

                Ci auguriamo che tutti coloro che si sono resi protagonisti di simili comportamenti e che hanno disatteso le disposizioni dei tutori dell’ordine pubblico siano stati identificati, o possano esserlo, e vengano prontamente sanzionati, giacché non è possibile far prevalere la logica della prepotenza e della totale inosservanza delle regole e della convivenza civile.

                 Ci piacerebbe avere una risposta e soprattutto Le chiediamo che, in occasione di altre partite, non si ripeta lo stesso schema di gestione di una tifoseria in trasferta.

                In questo caso, era noto a tutti che il match Cagliari-Napoli fosse particolarmente “caldo” e quanto è accaduto ha rappresentato un’intollerabile offesa alla Città di Cagliari e alle Istituzioni che auspichiamo fermamente non si ripeta mai più.