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La storia di Cagliari è scritta sulle strade | Chi era Giuseppe Manno?

Fonte: web cagliaripad.it
25 febbraio 2022

La storia di Cagliari è scritta sulle strade | Chi era Giuseppe Manno?

La via Manno di Cagliari può essere definita, insieme alla via Garibaldi, il centro dello shopping cittadino. Ma chi era Manno, a cui deve il nome?

Giuseppe Manno nacque ad Alghero nel 1786 e morì a Torino nel 1868. Fu un magistrato, politico, storico e letterato e ricoprì l’incarico di Presidente del Senato del Regno di Sardegna e, successivamente, del Regno d’Italia.

Di nobile famiglia, il padre, ufficiale della Marina, aveva preso parte ai moti rivoluzionari sardi durante il periodo di ribellione dell’Isola all’autorità sabauda avvenuta in Sardegna nel triennio dal 1793 al 1796.

A Cagliari Manno studio al Collegio dei nobili, oggi Convitto nazionale, situato in quella via che oggi porta il suo nome.
Nel 1817 trasferitosi a Torino, conseguì la nomina a primo officiale della Segreteria di Stato per gli affari di Sardegna e l’onorificenza dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.

Il 17 giugno 1823 fu nominato consigliere nel Supremo Consiglio di Sardegna partecipando così ai lavori di quell’organo, destinati a riformulare le leggi civili e criminali del Regno di Sardegna che altro non erano che la Carta de Logu d’Arborea risalente al Trecento: il nuovo corpus legislativo, noto come Codice feliciano, entrò in vigore nel 1827; Manno ne scrisse il proemio. Grazie all’incarico di precettore di storia dei duchi di Savoia e Genova, gli fu conferito il titolo di barone.

Manno è noto per aver scritto la Storia di Sardegna, opera suddivisa in quattro volumi scritti tra il 1825 ed il 1827, nella quale si nota l’ostilità dell’autore verso le idee liberali; egli fu infatti sostanzialmente un fedele servitore di Casa Savoia, tant’è vero che sporse aspre critiche alla sarda rivoluzione e curò la sua stessa opera perché fosse funzionale al loro governo e mantenimento dell’isola. Nel 1826, anche grazie al supporto di Prospero Balbo, divenne socio dell’Accademia delle Scienze di Torino.

La sua opera più importante è la Storia moderna della Sardegna, edita nel 1842 e composta in due volumi.

Il 14 ottobre 1845 divenne presidente del Senato di Nizza mentre il 2 novembre 1847 succedette a Gaspare Andrea Coller come presidente del Senato di Piemonte. Il 3 aprile 1848 entrò a far parte dei sentori del Regno e tra il 1849 ed il 1855 ne fu presidente. Fu un conservatore e per questo uno degli oppositori di Cavour. Il 28 ottobre 1855 fu investito del ruolo di presidente della Corte Suprema di Cassazione, dal 1855 al 1866 fu invece presidente dell’Ordine Mauriziano.

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