Rassegna Stampa

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Capodanno a Cagliari, ecco le regole: vietati botti e assembramenti

Fonte: web sardiniapost.it
31 dicembre 2021

Anche Cagliari come molte altre città della Sardegna si prepara per i festeggiamenti di Capodanno facendo i conti con la pandemia che proprio in questi ultimi giorni registra un netto aumento dei casi. Il sindaco, Paolo Truzzu, ha firmato l’ordinanza con le regole che dovranno essere rispettate dai cittadini e i conseguenti divieti primo fra tutti quello di assembramento, seguito da quello di “detenere o cedere petardi, razzi o bombolette spray urticanti”.

“Obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie”, spiegano dal Comune che precisa “non hanno l’obbligo di indossare i dispositivi: i minori di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei dispositivi; le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter far uso del dispositivo”. Bisognerà poi rispettare il distanziamento.

“Dalle 20,30 di domani 31 dicembre alle 6 del giorno 1 gennaio 2022 nell’area urbana compresa fra la via Roma, il viale Trieste (fino all’incrocio con la via Pola), la via Pola, il corso Vittorio Emanuele II, il viale Merello, il viale San Vincenzo, la via La Vega, la via Romagna, la via Bacaredda e la via Sonnino è previsto il divieto di introdurre, detenere, depositare al suolo contenitori di vetro o metallo – si legge nella nota del Comune – il divieto di vendita per asporto o cessione a qualsiasi titolo di bevande in contenitori di vetro o metallo,da parte di esercizi pubblici, degli esercizi in sede fissa, dei titolari di autorizzazione per il commercio su area pubblica, anche erogate da distributori automatici”.

Gli esercenti avranno l’obbligo di custodire i contenitori di vetro e metallo vuoti. Nell’ordinanza è prevista anche l’interdizione della terrazza del Bastione di Saint Remy dalle 19 di domani 31 dicembre fino alle 6 dell’1 gennaio 2022.

Per chi non rispetterà quanto previsto dall’ordinanza scatteranno sanzioni fino a mille euro oltre al rischio di ulteriori contestazioni amministrative e penali.