Rassegna Stampa

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Dall'Anfiteatro al Civico di Castello: piano del Comune per riaprire i siti sbarrati

Fonte: www.youtg.net
21 ottobre 2021

Dall'Anfiteatro al Civico di Castello: piano del Comune per riaprire i siti sbarrati

 

CAGLIARI. Pochi giorni e aprirà la Torre dell’Elefante. I lavori sono ripresi anche all’Anfiteatro Romano, svolta anche per l’ex liceo artistico, una determina accelererà i tempi per l’avvio del cantiere. Queste sono solo alcune novità che potranno rimettere in moto parte del settore della cultura a Cagliari. L’elenco degli edifici e/o monumenti è lungo. Al palo rimangono diversi immobili che bloccano quindi anche le attività degli artisti.

Il cantiere all’Anfiteatro Romano è ripartito pochi giorni fa. “Sono costati un milione e mezzo”, spiega l’assessore ai Lavori pubblici Gabriella Deidda, “c’è il bando di progettazione preliminare che è stato aggiudicato e a giorni si saprà il nome di chi l’ha vinto che porterà al restauro del monumento con una piccola arena per ospitare piccoli concerti di 5 o 600 persone e l’apertura dei nuovi ingressi, percorso da fare con l’università”.

L’ex liceo artistico è un altro dei luoghi che ha ospitato numerose manifestazioni culturali, oggi, in piazzetta Dettori, rimangono i pannelli che indicano i lavori in corso e delimitano l’area. “Ci sono stati problemi nei solai, si presenterà un progetto esecutivo che sarà approvato tramite determina per accelerare i tempi e i lavori, che partiranno a novembre, dureranno circa un anno”. Per l’ex Vetreria invece manca un nullaosta del comando dei Vigili del Fuoco. “L’impresa è pronta, ma senza quel documento l’impresa non può partire”, precisa la Deidda, “e si tratta di un unico appalto con il teatro di Castello, quindi non possono partire neanche lì”. Ma esiste anche un piccolo teatro, sotto il Lirico, che nessuno conosce, non è mai stato utilizzato.

E le novità arrivano anche da piazza Nazzari. “Speriamo di renderlo agibile e restituirlo entro fine anno e i primi mesi del 2022”, spiega l’assessore ai Lavori pubblici, “stiamo intervenendo anche nella piazza perché c’è un’infiltrazione d’acqua che arriva nelle sartorie”. I cantieri spesso sono rimasti fermi anche a causa della pandemia in corso, ma c’è anche un altro aspetto che li blocca. “A Santa caterina è fermo perché la copertura sarà tutta in acciaio e il prezzo è salito alle stelle. Per questo motivo l’impresa non può sostenere il costo, andrebbe in perdita, e sta aspettando un provvedimento nazionale che possa permettere di rivedere i costi, un problema che riscontriamo con tutti i cantieri come quello del ponte ciclopedonale”.