Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Spariti i soldi per la casa del povero: 3 indagati

Fonte: L'Unione Sarda
16 ottobre 2009

L'inchiesta partita dalla denuncia di un ignaro cittadino che è risultato ai vertici dell'organizzazione

Oltre 200 mila euro nel conto dell'ex presidente della onlus che la gestiva

In quattro anni dal Comune sono arrivati 31 bonifici per quasi 700.000 euro: in forza di una convenzione firmata nel marzo 2001 la onlus Madonna della Strada si occupava dell'albergo del povero di Mulinu Becciu.
Ma nella gestione di quei denari c'è stato evidentemente qualche problema se un ignaro cittadino, Antonello Pinna, nel febbraio scorso si è presentato in questura con le quattro cartelle di pagamento notificategli in dicembre dall'Agenzia per le Entrate in relazione a illeciti tributari: «Risulto presidente della onlus ma non so neanche di cosa si tratti».
Qualcuno deve aver inserito il nome di Pinna nelle carte della onlus, così tutti i componenti del consiglio d'amministrazione sono finiti nel registro degli indagati per falso: il presidente Enrico Mercurelli, 42 anni di Cagliari, il suo successore, l'ex parroco della chiesa Madonna della Strada don Giovanni Manca, Fausto Utzeri, 47 anni di Cagliari, e anche un ex vigile urbano, Franco Cadeddu, morto nelle more dell'inchiesta. Gli inquirenti hanno acquisito i documenti all'Agenzia delle Entrate e fatto una verifica sui conti correnti. E lì è saltata fuori un'anomalia: Mercurelli ha trasferito dal conto della onlus su quello suo personale moltissimi soldi, 40 milioni di lire nel 2001, 28.000 euro nel 2002, 30.000 nel 2003, 60.000 nel 2004. È riuscito a trasferire in tre tranches altri 75.000 euro anche l'anno dopo, quando non era più presidente. A che titolo?
Per capire è necessario conoscere l'organizzazione della onlus, non a caso nei giorni scorsi la Squadra Mobile ha acquisito all'assessorato alle Politiche sociali la convenzione: il sostituto Giangiacomo Pilia che coordina l'inchiesta vuol sapere se la onlus sia controllata dal Comune, se l'amministrazione comunale ne approvi il bilancio, se debba vigilare sulla gestione. Nel qual caso Mercurelli, in qualità di incaricato di un pubblico servizio, rischierebbe un'inchiesta per peculato.
Del resto non si tratta di piccole cifre: dal 2001 fino al 2004 l'amministrazione comunale ha versato centinaia di migliaia di euro alla onlus per la gestione di un alloggio per famiglie sfrattate, indigenti e baraccati. Se quei soldi sono stati usati per fini diversi si tratta di una vicenda, prima che penalmente rilevante, odiosissima perché si sarebbero sottratte risorse a persone bisognose.
Il magistrato vuol accertare anche il motivo per cui Mercurelli ha lasciato la presidenza: dalle carte della onlus risulta cacciato via il 26 aprile 2004 dopo la scoperta di «anomalie» nella gestione della casa-famiglia per le quali non aveva saputo dare alcuna risposta. Nel maggio dell'anno successivo si era scoperto un altro ammanco per decine di migliaia di euro.
Domanda: come ha potuto continuare a trasferire sul suo conto soldi della onlus?
Con una lettera firmata da don Manca il Comune era stato informato del cambio al vertice, e pure del motivo, cioè dell'ammanco, ma in quella fase non era stata presentata alcuna denuncia.
MARIA FRANCESCA CHIAPPE

16/10/2009