Mobilità sostenibile: CTM punta sui bus elettrici, Cagliari capofila delle “green city”
Il piano di transizione energetica di CTM porterà l'azienda ad avere una flotta mezzi completamente elettrica ed ecologica
“Non tutti i mali vengono per nuocere”: così la pandemia da coronavirus sta cambiando profondamente la sensibilità e l’approccio dei cittadini al tema della sostenibilità ambientale, modificando la consapevolezza e le abitudini dei consumatori, anche nel settore dell’automotive.
La mobilità sostenibile cresce in Italia come nel resto del mondo, soprattutto nelle città si sta cercando di combinare sistemi per consentire spostamenti non inquinanti, incentivando l’utilizzo dei mezzi pubblici o attraverso i servizi di sharing mobility, e Cagliari non è da meno.
Il capoluogo, unica città italiana in corsa per diventare capitale europea verde, punta quindi a fare della sostenibilità un baluardo e un obiettivo strategico: protagonista di questa svolta green è CTM, società operante nel settore del trasporto pubblico locale, con un piano di rinnovo della flotta elaborato sui principi dell’innovazione tecnologica, della sostenibilità economica e del contenimento dei tempi di realizzazione.L’obiettivo del progetto è la transizione del parco mezzi verso un modello a zero emissioni e il mantenimento dell’anzianità media a valori non superiore ai sette anni. Il piano ha una durata prevista di 15 anni, dal 2019 al 2033, e comprende la sostituzione di 294 veicoli con un costo stimato di 156,3 M€.
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Il calendario delle innovazioni
“Una prima fase di transizione, già avviata nel 2019 e che ha già visto circolare a Cagliari i filobus 100% elettrici e piccoli autobus elettrici per il centro storico, includerà anche 5 autobus da 18 metri ibridi. Il vero cuore del rinnovo della flotta è rappresentato dall’acquisto di 226 veicoli elettrici di diversa lunghezza, 200 autobus a batteria e 26 filobus, che consentiranno di attuare la vera e propria transizione di CTM verso la mobilità elettrica. Dal progetto presentato le modalità di ricarica delle batterie di trazione saranno di varie tipologie: ricarica lenta notturna in deposito; ricarica veloce e ultraveloce lungo linea e ai capilinea utilizzando sia nuove infrastrutture di ricarica sia quelle già esistenti (linea bifilare filoviaria), IMC (In Motion Charging) per i filobus a batteria“, spiegano dall’azienda.
Si programma infine di introdurre nel parco aziendale nel biennio 2032-2033 i primi 10 autobus ad idrogeno. La possibilità di anticipare l’introduzione di tale tipologia di veicoli sarà valutata sulla base della maturazione tecnologica e commerciale nonché alla comprovata affidabilità dei sistemi.
È già in corso il rinnovo della flotta: sono arrivati i primi mezzi elettrici da 6 metri inaugurati recentemente che vengono impiegati nei quartieri storici ed è stato presentato il piano di transizione energetica che porterà CTM ad avere una flotta mezzi completamente elettrica ed ecologica.
È un progetto importante che costerà 156 milioni di euro e che sarà concluso entro il 2033. Il piano è sostenuto dagli Enti Proprietari: il Comune di Cagliari, la Città Metropolitana di Cagliari e il Comune di Quartu Sant’Elena.
CTM verso un futuro a impatto zero
“Il futuro di CTM e del trasporto pubblico di Cagliari è elettrico”, sottolinea la società, che ha una visione sostenibile e tecnologica. Il Presidente e il Consiglio di Amministrazione di CTM, nonostante le problematiche affrontate con grande impegno dall’azienda e da tutto il personale durante la pandemia, hanno chiesto un’ulteriore accelerazione, strategica, che guardasse non al presente, ma al futuro.
“Abbiamo un obiettivo ambizioso dichiara CTM mantenere la nostra azienda un’eccellenza del trasporto pubblico ed essere tra le prime aziende totalmente green in Italia. Abbiamo presentato un piano di sostituzione programmata di tutti i mezzi diesel con autobus elettrici di ultima generazione, integrando la trazione elettrica con quella filoviaria. La città di Cagliari è stata l’unica città italiana scelta per partecipare al progetto europeo ZeEus insieme a Bonn, Barcellona, Londra e Parigi per raffrontare le performance di mezzi filoviari elettrici con quelli dei bus diesel, con risultati talmente positivi che hanno portato l’Europa a sposare la transizione energetica“.
Dall’esperienza del Progetto ZeEus e dal successo ottenuto con la clientela, estremamente soddisfatta del servizio a zero emissioni, è partita la sfida per il cambiamento e la sostituzione di 300 mezzi diesel con altrettanti autobus elettrici, la realizzazione delle infrastrutture necessarie, oltre che la riconversione del Deposito mezzi.
“Prevediamo che i bus elettrici verranno ricaricati in Deposito, ai capilinea, e lungo linea, con l’utilizzo, dove possibile, anche della linea aerea filoviaria che è ancora presente. Cagliari, insieme a Milano, ha mantenuto oltre 40 chilometri di linea aerea. Il nostro punto di forza saranno i tempi circoscritti e brevi di attuazione del progetto, che non prevedono lavori di cantierizzazione per la costruzione di nuove infrastrutture e pertanto consentono un bassissimo impatto sulle città e sui cittadini. In un mondo in costante cambiamento vogliamo puntare anche noi sul cambiamento e conquistare nuova clientela consapevole del valore aggiunto della sostenibilità ambientale“.
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La Città Metropolitana di Cagliari cofinanzierà il progetto di riconversione energetica di CTM con 30 milioni di euro provenienti dal Ministero dei Trasporti e anche il Comune di Cagliari erogherà 7 milioni e duecentomila euro sempre da fondi MIT che saranno destinati per il piano di rinnovo delle infrastrutture e della flotta elettrica. A questi si aggiungono ulteriori 30 milioni richiesti sul recovery.