Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

A Natale cento bambini bielorussi in Sardegna

Fonte: L'Unione Sarda
6 ottobre 2009

Solidarietà. L'associazione si prepara ad accoglierli per le feste invernali



L'estate è appena terminata e i trecentocinquanta bambini bielorussi ospitati dalle famiglie sarde a luglio e agosto sono tornati a casa soltanto da un mese. Eppure, per i responsabili di Cittadini del mondo onlus, questo è già tempo di mettersi all'opera per preparare la sessione invernale del progetto Chernobyl, il programma che da oltre dieci anni, a Natale e nel periodo estivo, porta nell'Isola migliaia di piccoli cittadini dell'Europa dell'Est. Le adesioni al progetto, infatti, scadono in questi giorni e gli ospiti cominceranno ad arrivare già agli inizi di dicembre, cioè tra pochissimo.
L'OBIETTIVO Il primo obiettivo degli organizzatori, anche quest'anno, sarà di permettere ai bambini della Bielorussia, uno dei paesi più gravemente colpiti dall'incidente del 1986 alla centrale nucleare di Chernobyl, di godere del sole e dell'aria pulita della Sardegna, «così da abbattere la quantità di radioattività assorbita dal loro organismo e da ridurre il rischio di ammalarsi di tumori, leucemie e altre patologie», spiega Giuseppe Carboni, presidente di Cittadini del Mondo. L'aspetto della prevenzione sanitaria, però, ancora una volta si unirà a quello culturale e giocoso, che nelle settimane del viaggio, grazie alle feste, alle gite e agli incontri, porterà i giovanissimi ospiti a mescolare la lingua, gli usi e le tradizioni del loro paese con quelli dell'Isola. Anche in occasione del Natale, che in città, grazie alla collaborazione di don Mario Cugusi, parroco di Sant'Eulalia, si celebrerà due volte: il 25 dicembre per i cattolici e il 7 gennaio per gli ortodossi.
INFORMAZIONI La speranza di Carboni e soci, in quest'anno di crisi, «è di portare in Sardegna a Natale almeno cento bambini, per due o quattro settimane». Per sostenerli nell'impresa, si può telefonare al 333/6811005 o mandare un'e-mail a cittadinidelmondo@tin.it. Ci sono ancora pochi giorni di tempo. ( l. m. )

06/10/2009