Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il Pd accusa: «Spariti i soldi per l’emergenza contro l’alluvione»

Fonte: La Nuova Sardegna
5 ottobre 2009

SABATO, 03 OTTOBRE 2009

Pagina 2 - Cagliari






CAGLIARI. Dove sono finiti i soldi per «la messa in sicurezza delle aree della città a rischio alluvione?», la domanda la pone il Pd, sottolineando che nelle variazioni di bilancio, nè negli «quilibri», vi è traccia dei fondi per quella che questa «una emergenza citadina». Da qui la richiesa di un intervento urgente verso le zone sensibili.
L’area urbana è stata sconvolta dall’alluvione del 22 ottobre dello scorso anno con effetti drammatici anche in città, soprattutto a Pirri, nella zona del Fangario e nell’area San Michele-Sant’Avendrace. Ma si tratta di alluvioni che si stanno ripetendo con periodicità e pericolosità sempre maggiori, come dimostrato dalle precipitazioni degli ultimi cinque anni. E anche nei giorni scorsi è bastato un acquazzone un po’ più forte del solito per ricreare una situazione di drammatica emergenza.
Per questo motivo i consiglieri del Pd (Ninni Depau primo firmatario, Marco Espa, Claudio Cugusi e Andrea Scano) chiedono al sindaco Emilio Floris di intervenire al più presto. In particolare gli interroganti ricordano che il 4 novembre del 2008 il consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno sull’alluvione «con il quale vengono individuate le misure più adeguate per mettere in sicurezza le zone sensibili della città». Mentre l’8 aprile 2009 l’assemblea ha approvato all’unanimità «il piano di riassetto idrogeologico di Cagliari con allegato un ordine del giorno che recepisce integralmente quello del 4 novembre 2009 con ulteriori vincolanti impegni per il sindaco e la Giunta». E ancora: il 24 settembre 2009 la municipalità di Pirri aveva varato all’unanimità un documento che invita il primo cittadino e l’assessore alla Pianificazione, «in attesa di reperire tutti i quindici milioni di euro necessari per completare le opere previste dallo studio del Cinsa, ad avviare le procedure atte ad avere la disponibilità di finanziamenti che consentano quanto meno l’ultimazione dei lavori per la realizzazione del collettore 70, stimato a un costo di 6,5 milioni di euro». Ma a tutt’oggi si «è fatto ben poco e i fondi non sono presenti nemmeno nelle variazioni di bilancio». Quindi, si domandano i consiglieri del Pd, «che cosa deve capitare ancora perché anche l’amministrazione comunale consideri gli interventi per la messa in sicurezza delle zone sensibili della città come la priorità assoluta anche in sede di pianificazione e di bilancio?». E quali iniziative «sono state assunte nei confronti di Stato e Regione perché anche quelle istituzioni abbiano piena consapevolezza del problema sicurezza a Cagliari e stanzino le risorse necessarie?».
Nell’interrogazione viene poi chiesto se l’amministrazione non ritenga «urgente promuovere le iniziative più adeguate perchè vengano indennizzati anche i cittadini che hanno subito danni ai soli beni mobili a causa dell’alluvione». Un aspetto importante anche perchè molti cittadini, soprattutto di Pirri, si sentono abbandonati. Da qui la richiesa di sapere «quali iniziative si intendano promuovere nel campo dell’assistenza e del sostegno psicologico per i cittadini vittime dell’alluvione?». Infine viene posto l’interrogativo, visti i risultati a seguito dell’ultimo acquazzone, sull’adeguatezza dei «recenti lavori di rifacimento delle caditoie in quanto spesso si tratta di strutture realizzate nel 2005, e sarebbe stato preferibile aumentare la superficie di captazione realizzandone di nuove (a meno che non si tratti di lavori effettuati in modo così maldestro da dover essere rifatti)». (r.p.)