Via Quirra.
Un'altra giornata di tensione tra gli ambulanti: i vigili allontanano tre venditori abusivi
Ancora tensione in via Quirra. Ieri mattina, il mercato è stato presidiato dalla polizia municipale per scongiurare eventuali nuovi accenni di rissa tra i concessionari dei box (98 commercianti che operano all'interno) e gli ambulanti che espongono la propria merce all'esterno.
Gli agenti (una decina) si sono presentati in via Quirra alle 7,30 e hanno fatto allontanare tre venditori abusivi di frutta e verdura: due non hanno nemmeno fatto in tempo a scaricare la merce dall'Ape mentre il terzo ha protestato a lungo prima di andarsene, minacciando - lo raccontano alcuni testimoni - di tagliarsi le vene davanti ai poliziotti. Alla fine il problema è stato risolto solo a metà perché dopo aver abbandonato il piazzale, i tre abusivi hanno allestito gli “stand” a breve distanza.
LE PROTESTE La guerra tra poveri continua, insomma, e non riguarda solo la vendita di frutta e verdura. «Il problema», si sfoga Marco, 48 anni, «è che non abbiamo alternative. Io faccio l'abusivo perché non ho un altro lavoro e devo mantenere la mia famiglia. Vendo abbigliamento ma guadagno pochi euro». Gli fa eco Giosuè, 33 anni. «Oggi ho incassato appena 20 euro», si rammarica, «vendo calze a 50 centesimi e ne guadagno 10 per ogni paio. I senegalesi e i cinesi ci massacrano perché fanno prezzi più bassi vendendo prodotti contraffatti». All'interno, intanto, i commercianti in regola sono preoccupati. «Siamo contenti», afferma il fruttivendolo Giorgio, «che gli abusivi siano stati allontanati, tuttavia temiamo ritorsioni». «Alcuni di noi», rivela una commerciante, «sono stati minacciati con parole pesanti: “ti distruggiamo la macchina” o peggio “ti riduciamo in sedia a rotelle”. Nel frattempo porteremo avanti la nostra sacrosanta battaglia perché non è giusto che chi paga un canone venga penalizzato dagli abusivi. Se gli irregolari non scompariranno da via Quirra chiuderemo il mercato».
SITUAZIONE ESPLOSIVA Il direttore dei mercati civici Giovanni Musu ha definito la situazione «esplosiva». Parallelamente la neo-dirigente del servizio Antonella Delle Donne ha parlato di «caso molto delicato» che esulerebbe dalle sue competenze. «Noi ci occupiamo esclusivamente di far rispettare le regole all'interno», ha spiegato, «quel che accade fuori sfugge al nostro controllo».
PAOLO LOCHE
03/10/2009