Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ippodromo, lavori e cda fermi al palo

Fonte: L'Unione Sarda
5 ottobre 2009

Giovedì scorso l'ennesima fumata nera per il nuovo consiglio di amministrazione

A causa di un terreno conteso non si può andare avanti

L'inaugurazione era stata annunciata dal sindaco per l'autunno del 2006. Invece l'ippodromo è poco più di un'incompiuta.
L'inaugurazione era stata annunciata per l'autunno del 2006. Da ottobre di quell'anno, secondo il sindaco, centinaia di fantini avrebbero dovuto allenarsi durante la settimana e galoppare a domeniche alterne davanti a migliaia di spettatori entusiasti. Invece l'ippodromo è poco più di un'incompiuta, l'ennesimo potenziale inespresso.
I lavori necessari per completare l'opera (la tribuna da 1260 posti, il fotofinish, la sala fantini, la sala scommesse, il maneggio coperto e 80 box) non possono essere effettuati. Non solo perché non ci sono i sei milioni necessari, ma perché quei soldi non possono nemmeno essere richiesti. Il Comune, infatti, non ha ancora completato l'iter di cessione di un terreno alla società ippica.
L'ESPROPRIO Un pasticcio nato nel 1995 quando l'amministrazione civica realizzò un parcheggio tra l'ippodronmo e il Lungomare Poetto su un terreno che credeva suo e che invece apparteneva alla Società ippica, una spa di cui il Comune è socio di maggioranza con il 69,57% delle quote (il 16,06% è della Camera di Commercio e il 14,38% della Regione). La società si era rivolta a un avvocato e, dopo due delibere consiliari, nel 2004 le parti avevano deciso per una transazione che impegnava Palazzo Bacaredda a cedere in cambio alla Società ippica un terreno in via Isola di San Pietro. Ma in cinque anni quella cessione non è mai stata formalizzata a causa di non meglio precisati problemi burocratici. E così non è possibile concretizzare il Piano attuativo per avviare il terzo lotto né richiedere il finanziamento all'Unire (l'Unione nazionale per l'incremento delle razze equine) che tra gli scopi sociali ha lo sviluppo degli ippodromi. I tre milioni già spesi sono risultati pressoché inutili, se si eccettua la recente partenza (marzo 2009) della scuola di equitazione, che ha raggiunto in sei mesi un centinaio di iscrizioni, e qualche sporadica galoppata. Nulla rispetto alle prospettive annunciate: 40 assunzioni e un indotto importante garantito - si disse - da un bacino di utenza costituito da buona parte dei 5000 allevatori di cavalli sardi e da migliaia di fantini pronti a far svernare i propri purosangue al Poetto,
NIENTE CDA In questo contesto si inseriscono le guerre sotterranee tra fazioni (da una parte i sostenitori dell'equitazione, dall'altra quelli dell'ippica, secondo i quali le due attività sono incompatibili) e le difficoltà a rinnovare il consiglio di amministrazione, il cui mandato è scaduto nel febbraio del 2007. Nonostante tre rinvii e tre bandi, il vecchio consiglio non è riuscito a nominare i successori. Eppure le candidature giunte al gabinetto del sindaco sono state 43. Come mai? Il problema è sempre lo stesso: la Finanziaria 2007 ha disposto che le società partecipate da enti locali possano avere al massimo tre consiglieri. La società ippica ne ha sette (il presidente Giangabriele Carta, Mario Duce, Franco Ghiani, Andrea Filippi, Paolo Moi, Vinicio Aresu, Emanuele Concas), dunque è necessaria una riduzione. Una riduzione da subito contestata perché tra i soci della Società ippica c'è la Camera di commercio che è un ente privato: ergo la Si sarebbe una società mista, dunque non soggetta alle disposizioni della Finanziaria.
«PARERE SCRITTO» Tutto chiaro? Per niente. Il sindaco non è certo di poter applicare la norma e chiede, da due anni, un parere. Che non è arrivato nemmeno giovedì, quando il cda si è riunito per l'ennesima volta per eleggere i successori e il presidente. «Verbalmente mi è stato riferito che possono essere più di tre ma me lo devono mettere per iscritto», ha spiegato ieri Emilio Floris. Significa che ci sarà l'ennesimo rinvio? «No, martedì prossimo in ogni caso, nomineremo il nuovo cda e il presidente». Chissà.
FABIO MANCA

03/10/2009