L'indagine. Coinvolti il sindaco e Augusto Martis, il capoarea delle Risorse interne
Devono rispondere di una“promozione” illegittima e dannosa per le casse comunali
Oltre centomila euro. A tanto ammonta, secondo la procura della Corte dei Conti, il danno alla casse del Comune del quale vengono chiamati a rispondere il sindaco Emilio Floris e il capoarea delle Risorse interne Augusto Martis. Il primo come mandante, il secondo come esecutore materiale di un atto che ha dato il via libera alla “promozione” (ritenuta illegittima) da funzionario a dirigente dell'avvocato Francesca Frau.
LA VICENDA è complessa, per ricostruirla è necessario tornare indietro negli anni. La Frau, intorno al 2004, svolge la professione forense per conto del Comune. Sostiene però che il suo lavoro non sia inquadrato come dovrebbe, secondo le gerarchie dell'amministrazione comunale. Lo fa in virtù della decadenza, stabilita dalla legge, della differenza tra le figure di procuratore legale e avvocato. E decide di intentare una causa: chiede, in sostanza, di essere inquadrata come dirigente a tempo indeterminato. Stando alle carte lei era già da tempo considerata dirigente in virtù di un incarico affidatole direttamente dal sindaco basato sul rapporto fiduciario. Ma a tempo determinato. La Frau però decide di chiamare il Comune davanti al giudice del Lavoro per ottenere quello che è convinta le spetti fin dal momento della sua assunzione. La causa va avanti, fino a quando le parti optano per una transazione. La Frau rinuncia al pregresso, ma il Comune deve riconoscerle la posizione che le spetta. In Comune emerge che per poter chiudere l'accordo è necessaria una modifica del regolamento interno. Negli uffici si dibatte sulla legittimità o meno del provvedimento da adottare, fino a quando, trovato un punto di incontro, la Giunta (non erano presenti Gianni Giagoni e Giuseppe Farris) delibera la modifica, presupposto necessario della transazione. E questa delibera, sottoscritta in prima persona dal sindaco, è quella “incriminata” davanti alla Corte dei Conti, perché ritenuta illegittima. L'indagine parte da un esposto presentato dal segretario generale del Comune Giovanni Battista Vargiu, che contesta la legittimità dell'operazione. È illegittima, dice, la creazione dei presupposti per il passaggio di categoria della Frau, che comporterebbe anche maggiori oneri ingiustificati a carico delle casse pubbliche: conteggiato poi intorno ai centomila euro per stipendi non dovuti. La procura contabile apre un fascicolo, invitando a dedurre (tradotto: mettendo sotto accusa) l'intera Giunta che ha votato il documento. Il procedimento va avanti e gli assessori, dopo aver chiarito le loro posizioni, ne escono indenni. Ci restano dentro invece il sindaco Floris e Martis, con responsabilità che i magistrati contabili hanno stabilito rispettivamente nel 25 e 75 per cento. Ora dovranno cercare di discolparsi anche loro. ¦ ENRICO FRESU