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Dati sul turismo, Chessa: "Basta con statistiche sbagliate fatte in famiglia: sono un danno"

Fonte: www.youtg.net
13 luglio 2020

 


Dati sul turismo, Chessa: "Basta con statistiche sbagliate fatte in famiglia: sono un danno"



CAGLIARI. "Basta con ricerche statistiche fatte da parenti stretti per mandare messaggi negativi sulla Sardegna". L'assessore regionale al Turismo Gianni Chessa, come gli operatori del settore, deve fare i conti con il  calo delle presenze nella stagione 2020 dominata dall'epidemia di coronavirus e dalle sue conseguenze. Non dice che la situazione è florida, "perché il mondo è ripartito da zero, non solo la Sardegna: non avremo mai i soliti numeri, è ovvio", ma respinge le accuse piovuta sulla Regione da parte di Federalberghi. Dal settore turismo di Confcommercio ieri è arrivato un siluro, accompagnato da una ricerca universitaria. Prima il  dato: a giugno si è registrato un crollo del 95%. Poi i risultati dello studio, condotto da Giacomo del Chiappa, docente di Marketing del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali:  gli operatori, è il verdetto,  lamentano "difficoltà di accesso alla Sardegna, scarsa e errata comunicazione da parte delle istituzioni in fase 3 e promozione della destinazione latitante". Per il presidente di Federalberghi Paolo Manca,

quindi, "in una stagione difficile come quella appena iniziata gli imprenditori hanno fatto sin da subito la loro parte, le istituzioni regionali no”.

 

Chessa non ci sta. E non la tocca piano: "Il docente che ha realizzato l'indagine, sicuramente esperto nel suo campo, è cognato di Manca. E i dati di cui si parla sono sbagliati", replica l'assessore, "solo all'aeroporto di Cagliari in questi giorni si registrano 8000 transiti al giorno. Ci stiamo riprendendo. Non avremo i 15 milioni di presenze degli anni scorsi", puntualizza l'esponente della giunta Solinas, "ma dobbiamo ricordarci che sino al mese scorso il mondo era bloccato. Ora Firenze piange, Roma pure. Così come la Sicilia e Napoli. Il problema vale per tutti. Noi stiamo investendo molto sulle destagionalizzazione, abbiamo grandi eventi già pronti per settembre e ottobre".

L'assessore torna sul presidente di  Federalberghi: "Alcuni hotel non hanno aperto, è vero. Mancano i numeri. Ma altri sono pieni. Se lui non riesce a catturare i suoi clienti", è l'attacco frontale, "deve farsi qualche domanda. E non accusare la Regione. Tutto il turismo che arriverà è guadagnato", prosegue Chessa, "c'è chi sta peggio di noi. Abbiamo il mare, che storicamente è la nostra fortuna e il nostro handicap. I turisti pagano troppo per attraversarlo, e una battaglia su questo deve essere fatta, ma è ciò che li porta qui".

Poi un appello: "Ora è il momento di stare uniti, non di dividerci. A fare allarmismo ci pensa già Conte, che con questa proroga dell'emergenza al 31 dicembre crea paura tra le persone, che preferiscono non muoversi in aereo o in nave. Accogliamo i turisti a braccia aperte, stiamo creando le condizioni per una destagionalizzazione vera e pensiamo alla prossima stagione. Basta polemiche inutili".

Redazione  11 Luglio 2020