Rassegna Stampa

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Turismo e inquinamento: ora la spiaggia del Poetto a Cagliari è plastic-free

Fonte: corriere.it
3 giugno 2020

Turismo e inquinamento: ora la spiaggia del Poetto a Cagliari è plastic-free
di Donatella Percivale02 giu 2020

Turismo e inquinamento: ora la spiaggia del Poetto a Cagliari è plastic-free La spiaggia del Poetto, a Cagliari, dal 1 giugno «plastic free». Anche altre municipalità hanno emesso ordinanze anti inquinamento: a Carloforte multe fino a 500 euro. Gli oggetti di plastica monouso sono il 50% dei rifiuti marini sulle spiagge
Se la plastica monouso ha i giorni contati — l'Unione Europea ha disposto che ne cessi la produzione e la commercializzazione entro il 2021 — Cagliari è già in anticipo sui tempi. A partire da lunedì 1 giugno, nelle spiagge della «città bianca» come amava definirla lo scrittore Sergio Atzeni, l’amministrazione ha vietato l'utilizzo di prodotti non compostabili e non biodegradabili. Stop dunque a contenitori, miscelatori per bevande, cannucce, posate, forchette, coltelli, cucchiai bacchette e piatti. «Se non ci mettiamo in testa di bloccare questa tendenza, la nostra spiaggia del Poetto corre il rischio di essere presto inquinata, con gravi danni all'eco-sistema», scrive il sindaco Paolo Truzzu sulla sua pagina Facebook.

L’80 per cento dei rifiuti marini rinvenuti sulle spiagge è costituito da resti di plastica: il 50% sono accessori monouso portati da bagnanti e naviganti. Poi ci sono i mozziconi di sigarette. Così, da Nord a Sud dell'isola si moltiplicano i cartelli «No fumo» e «No plastica», assieme a quelli che impediscono di calpestare le dune di sabbia, biotopi protetti che sopravvivono in diversi punti della Sardegna
Secondo i dati del Wwf ogni anno finiscono nel Mediterraneo 570mila tonnellate di plastica, minacciando 134 specie tra cui 60 tipi di pesci, nove di uccelli marini e cinque di mammiferi marini, oltre a tutte le tartarughe marine. L’80 per cento dei rifiuti marini rinvenuti sulle spiagge è costituito da resti di plastica, e di questi, gli oggetti di plastica monouso rappresentano il 50 per cento. Bene ha fatto dunque il primo cittadino a emanare l’ordinanza che dovrà essere rispettata fino al 31 ottobre del 2020. «Il mio unico interesse — sottolinea Truzzu — è quello di tutelare la spiaggia dei cagliaritani con piccoli accorgimenti che dovranno entrare a far parte dei nostri comportamenti quotidiani. Cercare di lasciare il Poetto pulito alle generazioni future è un obbligo».

Anche a Carloforte stop ai picnic in spiaggia con piatti e stoviglie di plastica. Divieti e multe: chi non si adegua, rischia sanzioni da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro
Oltre a Cagliari, sono numerosi i comuni dell’Isola che stanno adottando politiche etiche, al fine di non arrivare impreparati alla data del 31 dicembre 2020. Una rivoluzione green che quest'estate costringerà residenti e turisti a modificare radicalmente le loro abitudini sotto l'ombrellone. Salvatore Puggioni, sindaco di Carloforte, è stato il primo in Sardegna a dire basta ai picnic in spiaggia con piatti e stoviglie di plastica. Il 17 maggio sull’isola è scattato il divieto: «Associazioni e ricercatori hanno constatato la preoccupante presenza di plastiche e microplastiche anche nei nostri mari — sottolinea Puggioni —. Carloforte ama l'ambiente, è una sua peculiarità, e questo progetto consente di migliorare la qualità della vita e salvaguardarlo».


Un volantino di Sant’Antioco che annuncia i divieti anti plastica in spiaggia Un volantino di Sant’Antioco che annuncia i divieti anti plastica in spiaggia
Borse in stoffa per le spiagge della Gallura
Cittadini e visitatori sono dunque avvertiti: meglio dotarsi di sacchetti monouso per la spesa o di borse riutilizzabili in stoffa o tessuto per non incorrere in sgradite sanzioni. Il divieto ha visto il Nord Sardegna e Gallura in prima fila coi Comuni di Olbia, Porto San Paolo, San Teodoro, Arzachena, Trinità d’Agultu e Vignola in pole position. Una lista di divieti in diversi territori comunali che si spera sempre più lunga e che proseguirà anche con la campagna antifumo, come già succede a Stintino, Castadias, San Vero Milis e Sant’Antioco, amministrazione pioniera del «No smoking beach». La sfida del «plastic free challenge» in Sardegna è dunque partita, accompagnata dallo stop ai mozziconi di sigarette — in Italia, 13 milioni di fumatori ne buttano 72 miliardi l’anno, circa 200 milioni di «cicche» al giorno — che impiegano da 5 a 12 anni (senza filtro 6-12 mesi) per biodegradarsi.