La rassegna a Castello Le sonorità indie di Cope, Almond, Benvegnù e Zamboni al Karel Music Expo' In programma anche mostre, incontri e installazioni sul tema dell'ambiente
La nuova edizione del Karel Music Expo si apre sotto il segno delle energie. Energie fisiche, mentali, spirituali, energie alternative e rinnovabili, energie primordiali – argomenti che taglieranno trasversalmente gli eventi legati alla manifestazione, in programma dall’8 al 25 ottobre a Cagliari nel quartiere di Castello per l’organizzazione di Vox Day. Certo c’è anche – detto banalmente – l’energia della musica, che rappresenta pur sempre il piatto forte di un evento che vuole essere vetrina per la musica indipendente (o, per dirla con Davide Catinari, «per la musica che scalda il cuore e che non serve alla grande distribuzione »), ma accanto ad essa il programma prevede alcune mostre, installazioni, spettacoli di vario segno e genere.
LA MUSICA. La cornice è quella del Teatro Civico, giovedì 8, venerdì 9 e sabato 10. Il nome forte è quello di Julian Cope, il musicista gallese (anche archeologo, scrittore, e critico musicale) che dalla Liverpool neopsichedelica della scena post-punk inglese ha attraversato gli ultimi trent’anni della musica pop, ritagliandosi un posticino piccolo, eccentrico, laterale, ma sempre vitale. Il programma del primo giorno prevede l’ex Scisma Paolo Benvegnù, l’ex Cccp e Csi Massimo Zamboni, il londinese Jont e due guest sardi: i sassaresi De Grinpipol e i cagliaritani Erotik Monkey. Venerdì si segnala il ritorno a Cagliari di Marc Almond (ex Soft Cell) e di una prima sarda come quella dei Giardini di Mirò, una delle band più amate e rappresentative della scena indie italiana, con la sonorizzazione legata al loro ultimo disco, “Il fuoco”. Il resto della giornata prevede anche Damen Samuel, Good Morning Boy e Samuel Katarro. Infine sabato, con il citato Cope a chiudere una serata in cui suonerà anche Bugo, ex trovatore lo-fi e oggi cantautore scintillante dall’abito electropop. E ancora Nive Nielsen con i Giant Sand (ma senza il frontman, Howe Gelb), Petur Ben e i Juan Mordecai (con Vitti ex Afterhours). Durante i tre giorni, sempre in Castello, ci saranno mostre di artisti sardi e non solo (Sonia Floris, Simone Dulcis, Dorian Art, Ermenegildo Atzori, Ennio Bertrand), sparse per il Karel Club, Caffè delle Arti e Sperone della passeggiata coperta. L’argomento dell’energia sarà sviluppato anche con le coproduzioni con l’associazione Figli d’Arte Medas nell’ambito del primo Festival della Storia, in programma dal 23 al 25 ottobre nell’Antico Palazzo di Città. Sabato 17 e giovedì 22 invece alla Passeggiata coperta ci saranno le danze rituali degli Aztechi e incontri con indiani Lakota del Nord America, per due serate coordinate da Agnese Sartori e Stefano Salvatici. E poi la finale di Sottosuoni, in programma il 17 all’Alfieri, con Beatrice Antolini ospite della serata. ¦ ANDREA TRAMONTE