Rassegna Stampa

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Covid-19, hotel per gli operatori sanitari. Alberghi anche per isolare i positivi

Fonte: web sardiniapost.it
31 marzo 2020

Covid-19, hotel per gli operatori sanitari. Alberghi anche per isolare i positivi
 


La Regione Sardegna sta lavorando per individuare una serie di strutture alberghiere dove ospitare gli operatori sanitari impegnati sul fronte del coronavirus. Solo in una seconda fase saranno scelti altri hotel per la quarantena dei cittadini risultati positivi. Per il momento gli alberghi destinati a medici e infermieri avranno sede nelle città dove sono operativi i Covid hospital: operativi: Sassari, Nuoro e Cagliari.

 

“Partiamo con Cagliari, Sassari e Nuoro – spiega all’Ansa l’assessore alla Sanità, Mario Nieddu -. Ora stiamo effettuando una mappatura del personale per verificare quante strutture servano effettivamente. Il personale va salvaguardato e coccolato, perché sta facendo un grandissimo lavoro, quindi deve aver la possibilità di alloggiare in hotel”, chiarisce l’esponente della Giunta Solinas.

 

Saranno una decina circa, e su base volontaria, gli hotel in Sardegna dove l’Unità di crisi regionale intende far trascorrere il periodo di isolamento a positivi asintomatici e a chi deve rispettare la quarantena ma non può nel proprio domicilio per il pericolo di entrare in contatto con i familiari. C’è poi una terza tipologia di ospite contemplata dall’ordinanza che il presidente della Regione, Christian Solinas, potrebbe emanare oggi stesso, ed è costituita dal personale medico sanitario. Le strutture alberghiere deputate saranno individuate a poca distanza dagli ospedali che attualmente trattano il Covid-19, quindi nei grossi centri abitati.

Non tutti gli hotel potranno offrire il servizio: solo quelli in grado di garantire facile accessibilità e igienizzazione. Il rapporto tra le strutture ricettive e la Regione sarà disciplinato da una convenzione: le aziende saranno rimborsate del vitto, dell’alloggio, e delle spese per la sanificazione. “La disponibilità degli albergatori è volontaria, non c’è alcuna requisizione – tiene a precisare il presidente regionale di Federalberghi, Paolo Manca – ma in quest’emergenza sanitaria le strutture sono chiamate a fare la loro parte, a offrire un servizio, e non si tirano indietro”.