Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Leonardo, il grande sperimentatore che sapeva immaginare il futuro

Fonte: L'Unione Sarda
21 dicembre 2019

Leonardo, il grande sperimentatore che sapeva immaginare il futuro
«Quando camminerete sulla terra dopo aver volato, guarderete il cielo perché là siete stati e là vorrete tornare». La straordinaria modernità del genio di Vinci. Ricercatore, sperimentatore, scienziato e artista che ha osservato e anticipato il futuro esaltando uno degli aspetti più nobili del carattere umano: la curiosità.
L'aliante
Un aliante, che nasce da un disegno di colui che ha saputo fare quasi tutto, accoglie il pubblico della mostra “Leonardo Invenit. Il genio tra arte e scienza” inaugurata ieri a Cagliari, al Palazzo di Città, che si inserisce nelle celebrazioni per i 500 anni dalla morte dell'artista in Francia, nel castello di Clos-Lucé ad Amboise dove aveva trovato ospitalità su invito del re di Francia, Francesco I.
Viaggio nel tempo
Su quell'aliante i visitatori, idealmente, attraversano le austere sale dell'ex sede del municipio alla scoperta di documenti rari, delle macchine leonardesche e dell'arte sarda del XVI secolo. Un viaggio nel tempo, in uno spazio ricco di fantasia e creatività. L'esposizione, curata da Tiziana Ciocca e Efisio Carbone, è divisa in tre sezioni con l'opportuna aggiunta del laboratorio didattico, una sorta di bottega del '500, destinato al gioco e ai lavori artistici di bambini e ragazzi.
Immaginare il futuro
«Leonardo - hanno detto Ciocca e Carbone - immaginava il futuro e questo è l'aspetto più affascinante che alimenta la sua fortuna. Cresce in un ambiente fertile, in un periodo di straordinaria fioritura delle arti e delle lettere. Vede nascere a Firenze la cupola di Santa Maria del Fiore, creata da Filippo Brunelleschi, e quella mirabile esperienza arricchisce la sua formazione. Osserva e comincia a immaginare quello che farà». Nella mostra al Palazzo di Città c'è una delle cinque copie esistenti al mondo del volume “Collection des Tètes” del pittore e incisore parigino Andrè Dutertre, pubblicato nel 1808 e custodito gelosamente dall'editore milanese Matteo Luteriani. L'opera è uno studio e un'interpretazione dell'Ultima Cena. Dutertre, probabilmente per dare seguito a un desiderio dell'Imperatore Napoleone Bonaparte di disporre di un volume con le stampe del Cenacolo, realizza, con spirito laico, quattordici tavole che raffigurano Gesù, i dodici apostoli e lo stesso Leonardo da Vinci. Sulla copia, esposta nei mesi scorsi a Milano, Firenze e Venezia e che dopo Cagliari sarà a Gerusalemme, nel convento di San Salvatore, c'è la firma in originale dell'autore che dedica il suo lavoro alla “Regina d'Olanda” ovvero Hortense Eugénie Cècile Beauharnais, figlia della prima moglie di Napoleone.
Museo di Firenze
Dal museo “Leonardo da Vinci” di Firenze giungono invece i ventitré modelli che fanno parte della collezione della famiglia Niccolai che dal 1960, partendo dagli studi del Genio, realizza i suoi modelli. In mostra un ampio campionario di strumenti, marchingegni, ingranaggi, meccanismi complessi espressione di un talento sconfinato. Leonardo vede lontano con la macchina escavatrice, l'automa, versione cinquecentesca del robot, il riflettore per fare “un lume bello e grande”, la bombarda e i proiettili ogivali per i “signori della guerra” e il cric, l'antenato di quello che oggi viene utilizzato per smontare la ruota di un'automobile. E poi naturalmente le creature del cielo e le macchine che volano che fanno sognare l'uomo del Cinquecento.
Intanto in Sardegna
Che cosa si faceva in Sardegna al tempo di Leonardo? La mostra offre una risposta anche a questa domanda con dipinti di Antioco Mainas e della bottega dei Cavaro per confermare che l'Isola è dentro il flusso di idee, energie e sentimenti che stanno facendo rinascere l'arte italiana. «Per Cagliari è una buona occasione per richiamare flussi turistici», ha sottolineato l'assessore comunale della Cultura Paola Piroddi. L'iniziativa del Comune ha trovato due sponde preziose: l'Università e il Museo del Duomo. La Rinascente nei suoi spazi contribuirà a promuovere l'esposizione che avrà anche eventi collaterali. Si celebra Leonardo che lascia un pensiero su cui riflettere: «Siccome una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire».
Massimiliano Rais