Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Shopping natalizio, boom di mercatini

Fonte: L'Unione Sarda
18 dicembre 2019

Shopping natalizio, boom di mercatini

Un'idea per gli acquisti delle feste? La nuova tendenza dello shopping sta spostando i riflettori sulle tanto gettonate bancarelle. E a farla da padrone, però, non sono i venditori di frutta, verdura o abbigliamento, ma centinaia di artigiani che hanno ormai deciso di proporsi sfruttando anche il commercio itinerante.
I dati
Le cifre dell'ultimo quinquennio raccolte dalle Camere di commercio parlano chiaro: se il numero complessivo di commercianti ambulanti in Sardegna è calato del 5,4% (nonostante la Sardegna si confermi un mercato prolifico nel quale oltre un quinto degli esercenti si sposta di comune in comune), quello degli artigiani senza un punto vendita fisico nell'arco dello stesso periodo è raddoppiato, passando da 611 a 1.278.
Più qualità
«L'artigianato di qualità ha trovato un nuovo e proficuo sbocco nel commercio itinerante - conferma Marco Medda, presidente della Confesercenti Cagliari - portando avanti sia l'attività tradizionale che quella ambulante. Quest'ultima, si è infatti dimostrata col tempo più agile e capace di offrire una valida e originale alternativa allo shopping nei grandi centri commerciali. Durante le feste e nel resto dell'anno».
Insomma, la Sardegna si conferma come uno dei territori più vocati per le vendita in piazza: la bassa densità demografica e la frammentazione della clientela nei piccoli paesi dell'interno avvantaggia infatti i commercianti che riescono a proporre la merce quasi a domicilio.
L'Isola delle bancarelle
A ribadirlo è anche l'abbondante 20% rappresentato dagli iscritti al registro delle imprese itineranti rispetto al totale dei commercianti sardi.
«Sia chiaro, l'arrivo nelle piazze di sempre più numerosi artigiani è stato accolto a braccia aperte dagli storici ambulanti - assicura Medda - un'offerta più ampia infatti contribuisce ad avvicinare più clientela e a popolare i mercatini che da tempo animano i centri storici e le periferie trascurate dalla piccola, media e grande distribuzione».
L. M.