Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Associazioni culturali in allarme

Fonte: La Nuova Sardegna
27 maggio 2008

MARTEDÌ, 27 MAGGIO 2008

Pagina 2 - Cagliari



Tagli al bilancio, la commissione: «Interverremo con aiuti specifici»





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CAGLIARI. Le associazione culturali sono in allarme. Quest’anno il biancio comunale ha tagliato un po’ tutti i settori. E tra i più penalizzati c’è proprio l’assessorato alla Cultura e spettacolo: che si è visto aggiudicare 350mila euro in meno dell’anno passato. Una diminuzione costante e continua che sta «rendendo sempre più difficile continuare a lavorare e a fare la benchè minima programmazione», ha affermato l’assessore Giorgio Pellegrini ieri mattina durante la riunione della commissione consiliare apposita. Durante l’incontro il responsabile della Cultura ha chiesto ai componenti dell’organismo assembleare di intervenire, per cercare di migliorare la situazione, in fase di approvazione del bilancio. «Da parte nostra - ha informato Maurizio Porcelli, presidente della commissione - noi presenteremo un emendamento in cui chiede un apporto di almeno cinquantamila euro per venire incontro alle associazioni culturali». Queste ultime svolgono un ruolo importante in città sia in termini di produzione culturale e artistica, che di coinvolgimento sociale di coloro che vi partecipano. Da qui «l’attenzione che meritano, pur in una situazione di tagli generalizzati».
Il bilancio sarà presentato domani in Consiglio dall’assessore Ugo Cappellacci, ma sin da ora si sa che i più penalizzati sono gli assessorati alla Cultura, allo Sport, alle Attività produttive e alla Pubblica istruzione. La coperta, insomma, è corta e ovunque la si tiri, qualcosa resta sempre scoperto, ma il sindaco Emilio Floris ha cercato di non penalizzare i servizi sociali essenziali.
Le spese correnti previste sono di 216 milioni di euro, gli investimenti di 242. I i tagli sono stati generalizzati, tanto che il sindaco Floris ha precisato in Giunta (il giorno dell’approvazione) di aver dato mandato all’assessore al Patrimonio (Luciano Collu) di chiudere le partite degli immobili in bilico o che, nel passato, sono stati gestiti male. E questo per due motivi: per recuperare i fondi in grado di supplire ai tagli che sono stati fatti e per evitare le spese di manutenzione.
Il bilancio della Cultura è di 5 milioni e 800mila euro di spese correnti e 50mila di investimenti, «ma mancano 350mila euro in rapporto al 2007», ha ribadito anche ieri l’assessore pellegrini: «Va detto - ha continuato - che della somma complessiva, una fetta consistente (2 milioni e 400mila euro) va all’Ente lirico. E se consideriamo le spese di gestione non resta quasi niente per il resto». Pellegrini ha anche fatto presente che proprio in un momento in cui si dà molto spazio al turismo come volano per le attività cittadine, viene trascurato l’assessorato alla Cultura che di questo comparto è un elemento determinante. Gli eventi, gli spettacoli e le mostre sono, infatti, parte non secondaria per creare l’appeal della città. Durante le estati molti turisti, che soggiornano lungo la costa, fanno spesso delle puntate nel capoluogo. Nello stesso tempo, il discorso sull’allargamento della stagione delle vacanze può funzionare se la città si presenta con tutte le carte in regola: sia per i suoi monumenti, che nella capacità di animare i luoghi con interventi e performance culturali. (r.p.)