Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

All'ex Vetreria senegalesi in festa per la Repubblica

Fonte: L'Unione Sarda
2 aprile 2008

Venerdì le celebrazioni


Venerdì la comunità senegalese che vive a Cagliari e nella provincia festeggerà il 48° anniversario della Repubblica dello stato dell'Africa occidentale divenuto indipendente il 4 aprile 1960. Una festa popolare, aperta alla partecipazione di tutti, si svolgerà alla Vetreria di Pirri, dove per le 11,30 è prevista la cerimonia ufficiale cui seguiranno manifestazioni di carattere etnico e uno spettacolo con i giovanissimi percussionisti della scuola media Amat di Sinnai.La Festa dell'indipendenza del Senegal è organizzata dall'Union (associazione dei senegalesi della provincia di Cagliari) per celebrare l'importante data e per mantenere saldi i rapporti di amicizia nell'ambito delle politiche di integrazione che da anni sta conducendo con felice riscontro. La prima iniziativa, un torneo di calcetto a 7, è durata una settimana e si è appena conclusa. Venerdì alle 9 i senegalesi, con chiunque desideri partecipare, s'incontreranno in piazza del Redentore a Monserrato e alle 10 si muoveranno in corteo per la Vetreria. Dove alle 11,30 ricorderanno l'affrancamento dalla colonizzazione francese, il periodo di federazione con il Mali e quindi la costituzione delle rispettive repubbliche. Ne parlerà Abdou Ndiaye e interverranno rappresentanti della Provincia, del Comune, dei sindacati e delle altre associazioni degli immigrati. Per le 13 è in programma un pranzo multietnico e dalle 16 alle 17 si svolgeranno i “jeux de l'esprit”.Il top della giornata viene annunciato come “spettacolo con musica tribale dal vivo” con inizio alle 18. Ci saranno musicisti e danzatori del Senegal e anche i ragazzi della scuola media di Sinnai, uno straordinario gruppo specializzato in percussioni sul genere dei celebri Tambours du Bronx. Preparati dal loro docente di musica, Paolo Sorrentino, ragazzi e ragazze sono riusciti a creare un ardito concerto-spettacolo di grande fascino e trascinante ritmo, battendo i bastoni sui bidoni-tamburo con successione regolare e con crescente intensità. La preside, Gisella Caddeo, li incoraggia e li invoglia a esibirsi anche fuori della scuola, e infatti sono ormai abbastanza conosciuti. Tanto da aver deciso di darsi un nome d'ensemble: il gruppo si chiama "Sonus de ia" (suoni di strada) e nel loro repertorio entra anche la contaminazione interetnica, con l'intervento di un suonatore di launeddas e di solittu. Qualche mese fa, nell'affollatissimo teatro civico del loro paese, a conclusione del concerto hanno accompagnato con le percussioni un artista di Dakar che danzava e cantava battendo le mani sul suo djambé.