Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ragazzini pusher nelle piazze dello spaccio

Fonte: L'Unione Sarda
9 ottobre 2019

 


Ragazzini pusher nelle piazze dello spaccio

Eroina a Sant'Elia, San Michele e Is Mirrionis, hascisc alla Marina, droghe sintetiche a Villanova

A Sant'Elia, San Michele, Is Mirrionis e Pirri si trova di tutto: cocaina, eroina, marijuana e hascisc. I gruppi che gestiscono lo spaccio possono soddisfare anche le richieste di vari tipi di droga sintetica e metadone. Nel centro, attorno alla corsia centrale di via Roma, i pusher stranieri, migranti e richiedenti asilo, sono invece il punto di riferimento dei giovanissimi per la vendita di “fumo” ed “erba”. Ma nella mappa dello spaccio in città, accanto alle tradizionali e consolidate zone, si affacciano delle novità: il ritorno del Cep, Stampace basso fino ad arrivare a Castello e Villanova.
Le piazze storiche
Passano gli anni ma alcune zone della città sono sempre un punto di riferimento per l'acquisto di droga. A Sant'Elia palazzo Gariazzo e palazzo Bodano; a San Michele l'area attorno a via Podgora e piazza Medaglia Miracolosa; a Is Mirrionis alcune palazzine di via Seruci, via Timavo fino ad arrivare all'interno dell'ospedale Santissima Trinità; a Pirri il rione di Santa Teresa. Traffici meno intensi a Sant'Avendrace (via Tevere), Tuvumannu (con via Castelli) e Mulinu Becciu (via Tiepolo e le case parcheggio di via Piero della Francesca). Al Cep ci sono i ritorni di via Euclide e via Talete. «In queste aree urbane popolari», spiega Luca Vasaturo, comandante della compagnia dei carabinieri di Cagliari, «i gruppi si occupano di tutto: dall'approvvigionamento della droga, allo stoccaggio, al confezionamento fino al taglio e alla vendita». Diverse le tecniche adottate. «Case trasformate in bunker per la vendita delle dosi», evidenzia Roberto Pititto, dirigente della Squadra mobile, «e palazzine protette da un organizzato sistema di vedette. Un sistema che riusciamo a scardinare con le attività investigative e con l'utilizzo di agenti sotto copertura». Numerose le operazioni messe a segno con la decisiva collaborazione dei cani antidroga della Finanza: «Siamo presenti in città per contrastare i vari livelli delle organizzazioni che fanno dello spaccio il loro business», commenta Emiliano De Simone, capitano della Finanza a capo dei Baschi verdi. «Si parte dal semplice pusher per poter risalire ai vertici dei gruppi che lavorano in città».
Centro storico
«A Cagliari circola tanta droga perché c'è molta richiesta», aggiunge Vasaturo. E tra gli acquirenti ci sono anche molti giovanissimi. «La vendita di marijuana e hascisc ai ragazzi minorenni», confermano gli investigatori, «avviene soprattutto nella zona di via Roma, attorno all'area portuale». Gli spacciatori sono soprattutto giovani stranieri provenienti dall'Africa. «La vendita avviene vicino alle fermate degli autobus o nella corsia centrale di via Roma», ribadiscono.
Le novità
Le ultime operazioni di Carabinieri, Polizia e Finanza hanno fatto emergere delle novità. Lo spaccio di droghe sintetiche nel centro città (Villanova e Stampace) e la presenza di un capannone, in viale Elmas, trasformato in gigantesca serra per la coltivazione di piante di marijuana. «Cagliari», ricorda Vasaturo, «è la base per lo smistamento della droga in gran parte dell'Isola». E la cessione avviene anche in locali pubblici: «Abbiamo effettuato numerose operazioni in circoli privati usati come depositi della droga o come centrali dello spaccio», aggiunge Pititto. Mentre De Simone non trascura un altro aspetto: «L'incremento del consumo di eroina, sostanza venduta in particolare nelle piazze storiche dello spaccio».
Gli “insospettabili”
Nel mercato della droga c'è spazio - e lavoro, ovviamente illegale e rischioso - per molti. «Ci sono incensurati pagati mensilmente per nascondere grossi quantitativi di sostanze e ragazzini usati per lo spaccio», ricorda Vasaturo. Ci sono poi i minorenni arruolati come vedette. «Hanno il compito», spiega Pititto, «di accogliere i clienti davanti ai palazzi dove avviene lo spaccio e di avvisare i più grandi in caso di arrivo delle forze dell'ordine».
Il giro d'affari
Impossibile stabilire con precisione quante persone ruotino intorno al business dello spaccio. In alcune zone le “sacche” di manodopera a disposizione dei gruppi organizzati sono numerose. Disoccupati, minorenni e persone disperate che in cambio di una “paga” lavorano per conto dei trafficanti. E la cappa di illegalità in molti quartieri periferici spesso costringe i cittadini onesti - la grande maggioranza - a vivere quasi sotto assedio. «Ci sono clienti di ogni età e ceto sociale», dice Vasaturo. «E il giro d'affari è enorme». Per questo uno strumento importante a disposizione delle forze dell'ordine e della Procura è quello delle misure patrimoniali: sequestrare stabili, appartamenti, auto, moto, soldi e conti correnti può rappresentare un duro colpo per i gruppi che vivono grazie alla vendita della droga. «Anche perché», conclude Pititto, «lo spaccio si porta dietro una serie di altri reati come furti, rapine e scippi».
Matteo Vercelli