Rassegna Stampa

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"Il Giardino per i bimbi mai nati? Un atto di delicatezza senza schieramenti politici"

Fonte: www.youtg.net
2 ottobre 2019

"Il Giardino per i bimbi mai nati? Un atto di delicatezza senza schieramenti politici"

CAGLIARI. "Il Giardino degli Angeli è una proposta senza partito o colore. È un atto di delicatezza". Sono le parole di Stefania Loi, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, prima firmataria della mozione appoggiata da tutto il centrodestra per chiedere realizzazione, nel cimitero di San Michele, di  uno spazio  destinato al seppellimento dei feti, anche quello di meno di  20 settimane. Una proposta che è già realtà in diverse città italiane e che, secondo la Loi, non dovrebbe essere osteggiata (leggi la notizia)

Le reazioni non si sono fatte attendere: l'opposizione di centrosinistra di Palazzo Bacaredda,con una lettera firmata da 12 consiglieri,  ha chiesto il ritiro della mozione, considerata contro la legge (Qui la notizia).
"La perdita di un bambino a causa di un aborto, volontario o spontaneo, genera un grande trauma. Il cimitero degli angeli vuole permettere a tutti i genitori di piangere la loro perdita. Solo coloro che accetteranno però". Ha specificato la consigliera. Poi ha aggiunto: "Chi nell'opposizione ha chiesto la rimozione della delibera dovrebbe ricordare che a Firenze esiste già un Giardino degli Angeli, voluto fortemente da Matteo Renzi"

Intanto anche la Cgil Cagliari si schiera contro la mozione di Fratelli d'Italia. Il sindacato ha condiviso una nota dove spiega le motivazioni della sua posizione. Ecco il testo completo.

"Sconcerta la proposta di rendere obbligatorio il seppellimento per i prodotti abortivi entro le venti settimane, istituire un registro dei “bambini mai nati” e uno spazio dedicato nel cimitero di San Michele, avanzata in una mozione del centro destra alla guida del Comune di Cagliari: è la posizione espressa dalla Camera del Lavoro Cgil, che evidenzia come si tratti di una materia ampiamente normata che fino ad ora ha garantito regole universali e diritti costituzionali e che pertanto non si capisce proprio l’esigenza di minare, a meno che non si voglia mettere in discussione l’autodeterminazione delle persone, la libera scelta delle donne e imporre, attraverso provvedimenti amministrativi, cosa si deve o non si deve fare per non urtare la presunta “etica comune”. La Cgil di Cagliari chiede pertanto che la mozione venga immediatamente ritirata".