Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Annalisa Cao Diaz contesta le leggi sul corpo delle donne«Che tristezza, viviamo una fase sociale ve

Fonte: L'Unione Sarda
2 ottobre 2019

L'EX DEPUTATA.

Annalisa Cao Diaz contesta le leggi sul corpo delle donne«Che tristezza, viviamo una fase sociale veramente brutta»

«Che tristezza»: è la risposta di Annalisa Cao Diaz a tutte le domande nei riguardi della proposta di alcuni consiglieri comunali di Cagliari per dare sepoltura a quelli che vengono indicati come bambini non nati.
Classe 1935, Cao Diaz è stata fin da ragazza protagonista indiscussa dei movimenti femministi sardi, entrando attivamente nel dibattito degli anni '70 sull'interruzione volontaria di gravidanza, poi divenuta legge 194, anche se precisa subito. «Io ero tra le donne che ritenevano opportuno eliminare il reato di aborto e stop. Ogni volta infatti che si fa una legge sul corpo della donna si fanno solo grandi disastri. Una cosa è lasciare la libertà alle donne, un'altra è definire come si debbano comportare».
E sulla proposta dei consiglieri Cao Diaz non ha dubbi: «Si tratta di usare la politica per far entrare all'interno della questione la tematica religiosa e sinceramente lo trovo veramente terribile e, ribadisco, tristissimo. Siamo entrati in una fase sociale veramente brutta. Non è possibile che con tutti i problemi che abbiamo, con tutte le difficoltà si pensi a questo cimitero», commenta Annalisa Cao Diaz, convinta che questa proposta sia solo l'inizio. «Andranno avanti vedrà, magari giustificando la proposta con la questione che non nascono più bambini».
Il problema è più ampio e soprattutto è lo stesso dibattito di quarant'anni fa, quello che vede la donna al centro e solo dopo il suo diritto di avere la libertà di scegliere cosa fare con il proprio corpo. «Però bisogna riflettere, perchè le donne devono avere coscienza del proprio corpo e saperlo usare nel modo giusto, responsabilmente».
Michela Marrocu