Rassegna Stampa

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Turismo: scoppia il caso della Dmo “Destinazione Sardegna”

Fonte: web cagliaripad.it
1 ottobre 2019

Turismo: scoppia il caso della Dmo “Destinazione Sardegna”
L'assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa (Psd'Az), "sconfessa" la Dmo, organismo di gestione unitaria della destinazione Sardegna

 

L’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa (Psd’Az), “sconfessa” la Dmo, organismo di gestione unitaria della destinazione Sardegna, nato nella scorsa legislatura grazie al voto unanime del Consiglio regionale, compreso quello del Psd’Az rappresentato allora in Aula dal presidente Christian Solinas. E’ questa, in sintesi, la critica avanzata dal capogruppo dei Progressisti Francesco Agus rispetto a quanto emerge dai lavori della commissione Attività produttive del Comune di Cagliari.

L’assessore, infatti, avrebbe annunciato di aver avviato l’iter per annullare tutto ciò che è stato fatto per la Dmo. Da parte sua, Agus ricorda che, al momento di votare la legge 16 del 2017 che prevedeva la Dmo, “su un tema, in particolare, i partiti di maggioranza e opposizione furono d’accordo: la necessità di uno strumento di governance unitario del turismo regionale per superare la logica dei compartimenti stagni e mettere a sistema i diversi attori strategici, pubblici e privati, dello sviluppo turistico: Regione, enti locali, camere di commercio, società di gestione degli aeroporti”. Ora, conclude il consigliere regionale, “cambiare idea è lecito, ci mancherebbe, ma su un tema come questo però, dove le differenze tra scelte giuste o sbagliate si misurano anche in termini di posti di lavoro creati o persi, credo sia necessario un ragionamento approfondito e organico adeguato alla complessità e alle peculiarità che si riscontrano nelle diverse realtà dell’isola”.

Federalberghi ribadisce “la Dmo è uno strumento essenziale di cui la Regione deve dotarsi per gestire ed attuare le scelte fatte dall’organo politico in coordinamento con gli operatori, come già avviene in tutte le principali destinazioni del mondo. E’ chiaro – dice il presidente regionale Paolo Manca – che i tempi macchina regionale, per ovvi motivi, non sono compatibili con quelli di un settore in continua evoluzione come quello turistico”.

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