Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rivolta anti rifiuti in piazza Repubb

Fonte: L'Unione Sarda
30 settembre 2019

RACCOLTA PORTA A PORTA.

Problemi con plastica, carta, umido e secco. Ma alla società non risultano segnalazioni

Rivolta anti rifiuti in piazza Repubblica
«Siamo al disastro»I commercianti lamentano disservizi
e mancati ritiri anche per settimane

Plastica e carta non vengono ritirate quando previsto e «restano anche una settimana» all'interno degli esercizi commerciali. Col secco la situazione «non è molto diversa», e ci sarebbero disservizi con la frazione organica. Chiamare al numero verde (800533122) della società che si occupa della raccolta «spesso è inutile». Così le buste crescono di quantità e i proprietari sono costretti a custodirle in attesa del nuovo turno: lasciarle all'esterno significa rischiare una multa.
Davanti al Tribunale
Accade in piazza Repubblica, secondo quanto segnalato da chi lavora a ridosso del Palazzo di giustizia. Ottici, parrucchieri, proprietari di bar, esperti di informatica concordano: all'avvio del porta a porta la scorsa primavera «era un delirio. Ora la situazione è migliorata, ma a tratti resta ingestibile». Il problema pare riguardare solo la parte da via Manicini a via Pessina, perché dal fronte opposto (lato via Tuveri) nessuno lamenta disservizi. Però Virgilio Vardeu e Marcello Caruso, rispettivamente referente dell'Associazione temporanea di imprese che si occupa della raccolta e direttore dell'area ecologica della De Vizia (società capofila, le altre sono Cooplat ed Econord), spiegano di «non aver avuto alcuna segnalazione. Interverremmo subito»
Plastica e carta
La versione dei commercianti è diversa. Tra i più decisi nel denunciare il «disastro» ci sono i titolari dello storico bar Matta, al cui interno il 42enne Alessio e la zia Rosalba custodiscono «per giorni» soprattutto «plastica e carta». Il cartone «viene ritirato solo se in grande quantità, imballato e lasciato fuori dal contenitore giallo. Ma abbiamo problemi anche con umido e secco. Venerdì non li hanno presi. Siamo costretti a telefonare ogni giorno al numero verde. A volte chiedono di richiamare, o rispondono dopo una lunga attesa. Eppure paghiamo 2800 euro di Tari». Al “Bar Alice” il problema è simile, anche se il titolare spiega che «riguarda principalmente la carta e prima era peggio». Poco più avanti Andrea Arisci, 35 anni, al lavoro all'Ottica Borriello, spiega che la lunga permanenza della frazione organica davanti all'ingresso costringe lui e i colleghi «a lavare il marciapiede», mentre per la carta è stata trovata una soluzione “tampone”: quando passa uno dei mezzi della raccolta «chiediamo di ritirarla».
Secco e umido
Un piano più su c'è il salone “Marinella parrucchiera”. Mentre le ragazze lavorano, tra le 12,45 e le 13 devono portare la spazzatura in strada in attesa del ritiro che però «funziona a singhiozzo», spiegano Laura Puddu, 36 anni, e Simona Atzeni, 25: «È capitato non siano passati per due settimane, e nel periodo di Ferragosto abbiamo tenuto plastica e secco sul balcone per dieci giorni: se non riportiamo dentro i mastelli rischiamo una multa». La soluzione ideata da “Computer Repubblica” è mettere tutto «in via Carrara, perché davanti al negozio non passano», sottolinea Manuel Usai, 33 anni: «In un'occasione la plastica è rimasta dov'era per 14 giorni. Abbiamo difficoltà con la carta, ma a volte anche l'umido si accumula». I problemi potrebbero essere dovuti all'esistenza di un “doppio binario”: «Lo stesso tipo di rifiuto viene portato via in giorni diversi nei condomini e nelle attività commerciali». Meno seccature al bar “1901” in via Gianturco: «Sistemiamo le buste all'angolo con via Pessina ma a volte non ritirano», sottolinea Sebastiano Luche, 38 anni.
La società
Caruso però rimarca «l'assenza di segnalazioni. Ricevo mail tutti i giorni e questi disservizi non mi risultano». Vardeu concorda: «Sappiamo che tutto è regolare. L'umido viene ritirato sette giorni su sette, la plastica tre volte a settimana. Poi, certo, ognuno ha problemi diversi».
Andrea Manunza