Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Matrimoni misti, arriva il primo stop

Fonte: L'Unione Sarda
31 agosto 2009

Contatto tra Prefettura e Comune: non ci sono impedimenti per applicare la nuova legge

Saltano le nozze di oggi tra un cagliaritano e una moldava

La giovane badante moldava era sprovvista di regolare permesso di soggiorno.
Non è necessario aspettare nessuna circolare esplicativa della legge 94, sulle nuove regole per l'ottenimento della cittadinanza. Dopo un contatto tra Prefettura e Ufficio dei servizi demografici del Comune, ci si è resi conto che la normativa sui matrimoni tra un cittadino italiano e uno extracomunitario, contenuta nel pacchetto-sicurezza recentemente entrato in vigore, deve essere applicata sin da subito. Tanto che dal Municipio di Cagliari è anche arrivato lo stop a una cerimonia di nozze programmata per oggi.
BRUTTA SORPRESA L'appuntamento era per stamattina: davanti all'ufficiale di stato civile e al consigliere comunale appositamente delegato dal sindaco aspettavano di presentarsi un ragazzo cagliaritano e una giovane proveniente dalla Moldavia, di professione badante. Quando hanno completato le procedure previste dai precedenti provvedimenti di legge, erano convinti di essere tranquilli e di poter finalmente coronare la loro storia d'amore.
LA NUOVA LEGGE A frapporsi, per ora, tra loro e il riconoscimento dell'unione civile è l'entrata in vigore delle prescrizioni del pacchetto-sicurezza in materia di immigrazione, cittadinanza, stato civile e iscrizione anagrafica. La legge va a incidere sulla materia dell'acquisto della cittadinanza per matrimonio e mira a limitare il fenomeno delle unioni di comodo, dirette ad acquisire più celermente lo status di italianità. La durata minima del matrimonio sale da sei mesi a due anni nel caso di coniuge straniero regolarmente residente in Italia. Le altre novità hanno un ambito di applicazione più ampio, riferendosi ai procedimenti di elezione, acquisto, rinuncia o concessione della cittadinanza. «Presto il Comune farà partire una campagna informativa - assicura il primo cittadino Emilio Floris - finalizzata a fornire maggiori informazioni a residenti e ospiti stranieri sulle novità normative».
Lo straniero interessato a contrarre matrimonio con un cittadino italiano dovrà versare un contributo di 200 euro e allegare, oltre al nullaosta dell'autorità competente del suo paese d'origine, un documento attestante la regolarità del soggiorno in Italia. Le persone senza fissa dimora, inoltre, quando chiederanno l'iscrizione all'anagrafe del Comune dovranno fornire gli elementi necessari per l'accertamento dell'effettiva sussistenza del domicilio.
Nel fascicolo della coppia che oggi si sarebbe dovuta sposare mancava proprio il permesso di soggiorno. Un documento che la giovane moldava dovrebbe comunque riuscire a ottenere in tempi brevi, visto che il Governo ha previsto una sorta di facilitazione per chi svolge la professione di badante.
LA RESIDENZA Altre prescrizioni, fanno sapere dal Comune, sono fissate in materia di iscrizione anagrafica: «È infatti prevista la possibilità della verifica, da parte dei competenti uffici comunali, delle condizioni igienico-sanitarie dell'immobile in cui il richiedente intende fissare la propria residenza - aggiunge Ada Lai - sono stati anche modificati i requisiti richiesti agli stranieri che intendono procedere a un ricongiungimento familiare: dovrà dimostrare la disponibilità di un alloggio a norma». Un altro obbligo è introdotto per le persone senza fissa dimora: «Nel caso chiedano l'iscrizione nel Comune dove hanno stabilito il proprio domicilio, sarà richiesto loro di fornire all'ufficio di anagrafe gli elementi necessari per l'accertamento dell'effettiva sussistenza del domicilio. Questi dati confluiranno poi in un registro nazionale delle persone senza fissa dimora, che sarà istituito presso il ministero dell'Interno».
ANTHONY MURONI

29/08/2009