Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il premier Conte atteso per la metà di ottobre

Fonte: L'Unione Sarda
10 settembre 2019

L'INDISCREZIONE.

Tra le proposte da formulare al primo ministro l'acquisto del rudere dell'ex ospedale Marino

Il premier Conte atteso per la metà di ottobre

Il Comune prepara un dossier sui lavori pubblici da sottoporre al Presidente del Consiglio

Sarà Cagliari una delle prime tappe di Giuseppe Conte da neo presidente del Consiglio giallorosso . Il primo ministro sarà in città il mese prossimo, presumibilmente entro la prima metà di ottobre. La notizia non è stata ancora confermata e, per il momento, non si conoscono neanche i motivi che porteranno Conte in città. Ma le forze dell'ordine sono già al lavoro per organizzare la visita. E anche la “diplomazia” comunale si sta attivando. Per far fare alla città una buona figura.
Le richieste
Ma anche (e soprattutto) per rendere produttiva la visita di Conte: Cagliari, nonostante un bilancio solido, ha bisogno di soldi. E sulla scrivania del premier arriveranno una serie di richieste. Fondi, si puntualizza da via Roma, che sono fuori dal bilancio comunale e che, dunque, per essere ottenuti, devono seguire un iter che, appunto, si sta attivando in questi giorni (e, comunque, la decisione finale deve passare attraverso una delibera di Giunta).
Le proposte
Niente di ancora certo. Per una serie di ragioni: in primo luogo, perché occorre attendere le dichiarazioni programmatiche di Paolo Truzzu che (entro il mese prossimo, garantiscono dal terzo piano del Municipio) delineeranno la città che ha in mente il neosindaco. E poi perché alcune partite devono essere giocate su diversi tavoli. Il tema, per esempio, degli ospedali deve essere affrontato insieme alla Regione. All'inizio del mandato Truzzu ha dichiarato che ne vorrebbe uno nuovo in città.
L'ex Marino
A proposito di ospedali (o, per meglio dire, di ex ospedali) c'è da scrivere il futuro della struttura del Poetto, il rudere dell'ex Marino, che, sino a una trentina d'anni fa, ospitava i degenti. Ed è, secondo il presidente della commissione Bilancio Alessandro Balletto, la struttura del Poetto al primo posto nella lista delle richieste da fare a Conte. Il consigliere comunale di Forza Italia vorrebbe ottenere quindici milioni per poterlo acquistare (facendo parte del Demanio, appartiene alla Regione) e poi ristrutturare. Per farne che cosa? Se non si vogliono allungare ulteriormente i tempi, occorre rifarsi all'ultima variazione del Puc, votata dal Consiglio comunale: in quella delibera l'edificio è stato destinato a diventare “struttura ricettiva”, cioè albergo. Cambiando destinazione d'uso, ripartirebbe un iter particolarmente lungo e complesso. Resta il fatto che, viste le condizioni dell'ex Marino, quindici milioni non sembrano una cifra sufficiente per rimetterlo a posto: servirebbero, secondo gli esperti, almeno cinquanta milioni.
Le periferie
Meno complesso è individuare la destinazione degli ulteriori 18 milioni richiesti per incrementare il piano periferie. Gran parte della cifra iniziale è destinata a Sant'Avendrace e a Is Mirrionis. Per questo, la nuova richiesta interessa, in particolare, Sant'Elia: Truzzu ha parlato della demolizione nel caso in cui i residenti fossero d'accordo. Improbabile che si arrivi a questo. Ma i palazzoni hanno bisogno di una seria ristrutturazione. Talmente seria che, comunque, anche se temporaneamente, gli abitanti saranno costretti a lasciare le proprie case. Servono soldi (e anche tanti) per realizzare appartamenti capaci di ospitarli. Intanto, a proposito di Sant'Elia, proprio ieri, l'assessora alla Pubblica istruzione Rita Dedola ha annunciato la riapertura dell'asilo nido di via Schiavazzi. «Promessa mantenuta», scrive nel profilo Facebook.
Le altre richieste
Nella “lista della spesa” indirizzata a Conte ci sono, inoltre, 10 milioni per i parchi. Fondi che serviranno per le zone umide, per Terramaini, Monte Urpinu e Monte Claro: Truzzu punta a inserire il parco nel tessuto cittadino, abbattendo le recinzioni.
Marcello Cocco