Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Dal recupero di Sant’Elia al Campus

Fonte: La Nuova Sardegna
3 aprile 2008

Cagliari

Tra i punti dell’accordo anche la ripavimentazione di Villanova e il porto dei pescatori




CAGLIARI. Sono sei i punti compresi nell’acccordo di programma firmato dal sindaco Emilio Floris e dal presidente della Regione Renato Soru. «Le parti (...) si obbligano ad adottare gli atti di propria competenza finalizzati all’approvazione definitiva dei seguenti atti»: il museo dell’arte nuragica e contemporanea del Mediterraneo Betile; il programma di riqualificazione strutturale del quartiere di Sant’Elia, come previsto dal master plan; il porto dei pescatori di Sant’Elia; il progetto di sistemazione della fascia del lungomare: dal parcheggio dello Stadio di Sant’Elia al Lazzaretto; la passeggiata di collegamento tra il Lazzaretto e la Sella del Diavolo e il campus universitario di viale La Plaia. L’accordo prevede una serie di impegni reciproci, della Regione e del Comune. In particolare il governo dell’isola: approverà il progetto del porticciolo dei pescatori del borgo (pronto da tempo ma precedentemente bloccato), «secondo la versione presentata il 3 marzo 2008»; porterà avanti la riqualificazione abitativa dei palazzoni di Sant’Elia compresi tra la strada di circonvallazione sud e la via Schiavazzi lato mare, «anche attraverso la parziale demolizione e ricostruzione degli stessi e il completamento dei relativi servizi di quartiere»; realizzerà il museo Betile nell’area compresa tra il canale di Terramaini, il Favero e il mare; cederà al Comune, «che esprime il proprio gradimento», i complessi immobiliari (ex militari) di viale San Vincenzo e viale Colombo (area chiamata «Bunker ex rifugi»), la zona denominata piazza dei Centomila, lo spiazzo destinato ai parcheggi in viale La Plaia (di fronte all’ex semoleria), «qualora non risultasse necessaria al soddisfacimento del fabbisogno di parcheggi del campus universitario», e l’area dell’ex mercato ittico (recentemente trasferita dal demanio alla Regione). Inoltre La Regione si impegna a finanziare l’intervento previsto dal Comune per la sistemazione dei sottoservizi e il rifacimento della pavimentazione del quartiere di Villanova, per un importo di 3 milioni e 500mila euro. Da parte sua il Comune promette di variare il piano urbanistico con la trasformazione delle aree, necessaria per la realizzazone del Betile, in «zona G» servizi generali pubblici, e di cedere la stessa alla Regione per costruirvi il museo. L’amministrazione municipale si impegna anche: a modificare il piano per l’edilizia economica e popolare per la riqualificazione abitativa di Sant’Elia; ad autorizzare il cambiamento del tracciato del collettore fognario da parte della Regione (per rendere compatibile l’area alla realizzazione del museo); a cedere alla Regione e al suo ente strumentale Ersu, la proprietà delle aree e dei fabbricati della zona ex Sem (a suo tempo ceduti al Municipio dalla società Edilia costruzioni Spa nel settembre 2004). Il Comune, poi, si impegna a formalizzare le cessioni entro sei mesi dalla ratifica del presente accordo da parte del consiglio comunale (che devrebbe ratificarlo entro trenta giorni dalla firma). E la Regione, a sua volta, si obbliga a «perfezionare le cessioni» in favore del Comune «entro e non oltre 12 mesi dalla pubblicazione sul Buras del presente accordo e, comunque, entro 30 giorni dall’avvenuto trasferimento dal demanio statale alla Regione» delle aree militari dismesse. (r.p.)