Rassegna Stampa

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Cagliari, prime multe con le telecamere. Truzzu: “Vogliamo colpire gli incivili”

Fonte: web sardiniapost.it
30 luglio 2019


Cagliari, prime multe con le telecamere. Truzzu: “Vogliamo colpire gli incivili”

“Non abbiamo nessuna intenzione di colpire i cittadini che hanno qualche problema col porta a porta, ma quelli che ancora si rifiutano di fare la differenziata”. Il sindaco Paolo Truzzu ha fatto il punto sulla situazione dei rifiuti, annunciando nuove iniziative per agevolare i cagliaritani e colpire gli incivili. “Ora arriveranno le prime isole ecologiche intorno al mercato di San Benedetto, in tutto presto saranno attive nove e l’obiettivo è quello di arrivare a una ventina entro la fine dell’anno prossimo – ha aggiunto – chi abita nelle vie interessate non dovrà più esporre i mastelli per strada, ma sfrutterà direttamente le isole ecologiche”. Il primo cittadino ha presentato le prossime mosse assieme all’assessore all’Igiene del suolo, Alessandro Guarracino, e al dirigente del servizio, Roberto Montixi. A fronte degli incivili che abbandonano rifiuti nelle strade della propria città (assieme a quelli dell’hinterland che già da prima li lasciavano nei cassonetti del capoluogo), ci sono tanti cagliaritani che stanno seguendo le regole del porta a porta, tanto che la percentuale di raccolta differenziata ha raggiunto il livello record del 71 per cento.

La scomparsa dei cassonetti dalle strade di tutta Cagliari ha portato alla comparsa di discariche in varie zone della città, il Comune sta intervenendo in modo straordinario per la pulizia ma anche per il controllo. “Abbiamo cinque telecamere mobili, che possono essere spostate in base alle esigenze e occultate per essere utilizzate come fototrappole – spiega l’assessore Guarracino -. Ora che abbiamo sistemato tutti gli aspetti legati alla privacy negli ultimi giorni abbiamo già individuato i primi responsabili. Le sanzioni vanno dai 25 ai 500 euro”. Gli uffici del Comune stanno studiando un grande piano di videocontrollo, l’obiettivo è quello di sfruttare per questo scopo anche la fitta rete di impianti che monitorano il traffico e arrivare così a 70 videocamere che controllano la città. Secondo il sindaco il sistema di videosorveglianza funziona come deterrente. “Abbiamo visto persone che, saputo delle telecamere, sono tornate a raccogliere i rifiuti lasciati per strada. Ma abbiamo anche scoperto che, a differenza di quello che alcuni potevano pensare, tra chi lascia i rifiuti nei cumuli che si creano a Sant’Elia ci sono residenti del centro città”. Il sindaco ha annunciato quale sarà il prossimo passo: una campagna di sensibilizzazione che comprenderà anche le foto degli incivili che abbandonano i rifiuti per strada.

Un occhio di riguardo viene riservato dal Comune alla parte bassa della Marina, dove sono concentrate decine di attività di ristorazione. Nel quadrilatero tra via Sardegna, via Lepanto, via Roma e il largo Carlo Felice parte il servizio della ‘corriera ecologica‘. Oltre 50 utenti non dovranno più esporre i mastelli, ma avranno un servizio sperimentale con una doppia raccolta mobile: due mezzi, seguendo itinerari e tappe precise, raccoglieranno uno secco e plastica e l’altro carta e plastica. Un altro servizio riguarda la Marina e Castello (un’isola ecologica è in arrivo anche in piazza Palazzo) dove fino a fine settembre per evitare l’abbandono dei rifiuti ci saranno due presidi giornalieri nelle fasce orarie considerate più critiche: dalle 6.30 alle 9.30 e dalle 17 alle 20.

“Il sistema del porta a porta non potrà mai essere considerato a regime fino a quando non ci saranno gli ecocentri”, ha aggiunto il sindaco, Paolo Truzzu, annunciando che il primo impianto, quello di Sant’Elia dove gli operai stanno lavorando tutti i giorni, sarà completato entro il 30 settembre. Poi arriverà quello di via San Paolo mentre vanno avanti i lavori anche nell’impianto di San Lorenzo, un altro nodo cruciale per il corretto funzionamento del sistema di raccolta porta a porta dei rifiuti. Le isole ecologiche attualmente in funzione hanno un grande limite, che crea problemi a molti utenti che portano lì i rifiuti: non è possibile conferire il secco. “È un problema a cui stiamo lavorando, questa possibilità dipende dalla Città metropolitana – risponde Truzzu – e stiamo lavorando con gli uffici per consentire il conferimento anche del secco negli ecocentri. Ma non sarà un sistema alternativo al porta a porta, sarà riservato a situazioni particolari come un utente che sta fuori città nei giorni in cui c’è il ritiro oppure deve sgomberare una cantina”.

Marcello Zasso