Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il grande quartiere festeggia i suoi due patroni

Fonte: L'Unione Sarda
22 luglio 2019

SANT'ELIA. Onorati ieri il santo che dà il nome al rione e Teresa di Calcutta Il grande quartiere festeggia i suoi due patroni
con il lancio di una corona di fiori dal mare

Uno - il patrono, per così dire, “titolare” - era un profeta nato un migliaio di anni prima di Cristo e si chiamava Elia. L'altra è invece del ventesimo secolo, e di quella parrocchia è compatrona: tutti la conoscevano con il nome di Madre Teresa di Calcutta, dedicò l'esistenza ai poveri e agli ultimi e ora è santa.
Ieri sera, con la suggestiva processione conclusa con il lancio di una corona di fiori nel mare di fronte all'ex Lazzaretto (ora centro culturale del Comune), si sono chiusi i riti religiosi nel quartiere che, proprio da Sant'Elia, ha preso il nome. Il mare non potrebbe mai mancare nella simbologia del quartiere, particolarmente se la festa si svolge nel Vecchio borgo: lo realizzarono i pescatori, e tra gli abitanti molti ancora escono di notte con i pescherecci.
Mauro Pinna, responsabile amministrativo del Comitato dei festeggiamenti, corre da una parte all'altra per garantire che tutto vada alla perfezione, sotto la regia del parroco don Giacomo Faedda. Dopo la messa delle 18.30 presieduta da don Nicolò Praxiolu, la cui vocazione è nata proprio a Sant'Elia, il corteo è partito per la processione attraverso le strade del quartiere. All'imbrunire i fedeli devoti a Sant'Elia profeta e a Santa Teresa di Calcutta si sono ritrovati nel grande spiazzo di fronte all'ex Lazzaretto, pronti per la cerimonia del lancio della corona di fiori nel tratto di mare di fronte.
Reso il migliore degli omaggi al patrono e alla compatrona di Sant'Elia, le imbarcazioni sono rientrate: spazio alla festa di piazza con i canti e i balli della tradizione sarda assieme ai gruppi folk giunti da Settimo San Pietro, Barrali e Guasila. (l. a.)