Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Preventivi folli: quasi 150 mila euro»

Fonte: L'Unione Sarda
25 agosto 2009

Via Marengo Per mettere in sicurezza le case



A un passo da Tuvixeddu, dietro la facoltà di Ingegneria, a fare i conti con i disagi causati dal dissesto idrogeologico non sono solo gli abitanti di via Peschiera e via Castelfidardo. Nella vicina via Marengo ci sono altre famiglie che sono interessate all'ordinanza di Ferragosto: «A noi non è stato chiesto di andar via dal nostro appartamento - raccontano Fabrizio e Valentina - ma di provvedere immediatamente a metterlo in sicurezza».
Per farlo, secondo i tecnici, sarà necessario applicare dei rinforzi (o dei pali) nelle fondamenta. «Per eseguire i lavori che vengono indicati nell'ordinanza l'impresa che abbiamo contattato ci ha chiesto 148 mila euro - raccontano ancora i due, mostrando un preventivo - una cifra enorme, se si considera che stiamo già pagando un mutuo per l'acquisto della casa e per la successiva ristrutturazione». E poco importa pensare che la cifra potrà essere divisa con il proprietario di un altro appartamento della palazzina (uno stretto congiunto dei due) e con quello del market che è ospitato al piano terra, all'angolo con via Peschiera. «Sono comunque cifre fuori portata - ha fatto presente Susanna Cabras, legale dei titolari della palazzina di via Marengo - vorremmo che l'amministrazione valutasse un intervento per concorrere in qualche maniera alla risoluzione del problema».
ROSSOMORI Sulla vicenda interviene anche il consigliere comunale (e regionale) dei Rossomori Claudia Zuncheddu: «Siamo solidali con gli abitanti di via Peschiera e via Castelfidardo, le cui abitazioni sono rimaste lesionate in seguito ai cedimenti sottostanti il manto stradale e a cui è stato notificata un'ordinanza di sgombero - dice - chiediamo al sindaco e agli enti preposti alla gestione del territorio e alla tutela del cittadino di non venir meno al loro dovere istituzionale e di dare concreta risposta alle drammatiche esigenze di queste famiglie che, con il loro lavoro, hanno contribuito alla crescita della comunità e che ora sono vittime dell'inefficienza dell'amministrazione comunale e della mancanza di coordinamento fra gli enti». ( a. mur. )

25/08/2009