Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Comuni, sbloccati i microappalti

Fonte: L'Unione Sarda
11 luglio 2019

OPERE PUBBLICHE.

Funziona nell'Isola la norma del Governo che velocizza i lavori Comuni, sbloccati i microappalti
«Ma i fondi statali sono pochi» Le imprese: ora si rafforzi la misura, i sindaci garantiscono rapidità

Carla Medau, a Pula, con 70mila euro ha messo in sicurezza una scuola e un museo. Marisa Careddu, sindaca di Luras, ha ricevuto 50mila euro con i quali ha fatto la manutenzione straordinaria di un muro pericolante. Ma dal Governo non ha avuto nemmeno un euro per i gravi danni causati da una tromba d'aria per i quali il suo Comune ha speso 200mila euro.
Insomma, i fondi stanziati dalla legge di Bilancio 2018 e messi a disposizione dei piccoli Comuni per il rapido avvio di microcantieri, come la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici, sono stati «una goccia nel mare». Però - dicono i sindaci - è un segnale di considerazione per i piccoli paesi. E può essere un nuovo paradigma nel sistema degli appalti, soprattutto quelli piccoli e medi.
Dati positivi
L'esecutivo gialloverde ha messo 400 milioni di euro a disposizione di 7.793 Comuni italiani, di cui 5.499 con una popolazione inferiore a 5mila abitanti ed i progetti finanziati sono 7.482. Nell'Isola, dove 314 Comuni su 377 (l'83,3%) hanno meno di cinquemila abitanti, sono arrivati circa 15 milioni: poco per tutti. Secondo i dati della Regioneria generale dello Stato, il 96% dei piccoli cantieri è stato aperto e l'avanzamento dei lavori è al 36%. Una rapidità che ha del miracoloso in un Paese dove i tempi medi di avvio di un'opera pubblica, dal finanziamento al cantiere, raggiungono i 10 anni. In realtà per gli investimenti veri, quelli che incidono sull'economia dei territori, è tutto penosamente fermo. «Siamo contenti che la norma, che abbiamo chiesto noi, sia stata attuata e stia funzionando anche grazie ai Comuni ma è chiaro che ora occorre sbloccare le grandi opere e per farlo non serve lo sblocca cantieri ma commissari che gestiscano i lavori bloccati», spiega Pierpaolo Tilocca, presidente regionale dell'Ance, l'associazione dei costruttori edili di Confindustria.
Dare fiducia ai Comuni
«I Comuni hanno una capacità di spesa elevata in tempi ristretti e per questo auspichiamo che questa misura venga rafforzata», commenta Francesco Porcu, segretario regionale dela Cna, che rappresenta molte delle piccole imprese artigiane che grazie al provvedimento stanno respirando. Anche perché - evidenzia - «in Sardegna la contrazione di risorse per lavori di manutenzione è stata di 500 milioni rispetto al periodo pre crisi. Ed è stato proprio questo crollo degli investimenti a far crollare l'economia regionale» e a far perdere 35mila posti di lavoro solo nel settore dell'edilizia.
L'assessore
«Ben vengano tutte le modifiche normative, come quella relativa ai microappalti, tese a snellire le procedure per ridurre i tempi di espletamento delle gare e quindi dell'avvio dei lavori», commenta l'assessore regionale ai Lavori pubblici Roberto Frongia. «La necessità urgente di efficienza deve spingere la politica, gli operatori economici e le Pubbliche amministrazioni a lavorare insieme perché venga colmato quel gap infrastrutturale non più accettabile, che penalizza lo sviluppo socio-economico della Sardegna. Posso dire con certezza», aggiunge, «che tutte le azioni di questo assessorato sono volte alla sburocratizzazione e snellimento delle procedure».
Fabio Manca