Rassegna Stampa

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Un nome e un logo per la Manifattura, venerdì a Cagliari i vincitori del bando

Fonte: web sardiniapost.it
4 luglio 2019

Un nome e un logo per la Manifattura, venerdì a Cagliari i vincitori del bando

Venerdì 5 luglio, alle ore 10:30, saranno presentati alla stampa e ai cittadini i vincitori del concorso di idee: un nome e un logo per la Manifattura Tabacchi di Cagliari, lanciato da Sardegna Ricerche con l’obiettivo di dare all’antica struttura industriale un’identità visiva rispondente alla nuova funzione di polo culturale innovativo, laboratorio di contaminazione tra arte, scienza e tecnologia.

Il concorso ha un montepremi di 7200 euro, così suddivisi: 5000 euro per il vincitore, 1200 per il secondo classificato, 1000 per il terzo. Al termine della proclamazione dei tre progetti vincitori, sarà inaugurata la mostra dei venti elaborati più meritevoli, selezionati a partire dalle 499 proposte pervenute dalla commissione di valutazione composta dai commissari esterni Marco Tortoioli Ricci e Paolo Iabichino, e dai commissari interni Silvia Marcis, Sandro Angioni e Linda Di Pietro, manager culturale di Manifattura.

Il programma dell’evento prevede gli interventi anche dell’assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino, del direttore generale di Sardegna Ricerche, Giorgio Pisanu, del presidente della commissione di valutazione, Marco Tortoioli Ricci, della responsabile e della manager culturale di Manifattura, Sandra Ennas e Linda Di Pietro.

“La Manifattura stessa – afferma l’assessore Fasolino- è il simbolo di una Sardegna che riconquista i propri spazi per restituirli alla collettività, ricordando il passato e riconquistando il presente per restituire un futuro alle prossime generazioni. Questi luoghi, incastonati tra il fronte del mare e il centro storico del capoluogo della Sardegna, rappresentano idealmente l’inizio della sfida di un’isola che, forte della sua cultura, della sua creatività, della sua apertura all’innovazione, vuole proiettarsi sullo scenario internazionale, essere protagonista nel Mediterraneo e inseguire quella ripresa che non è soltanto economica, ma anche culturale, sociale e identitaria”.