Rassegna Stampa

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Cagliari, scoppia la “guerra dei rifiuti”: lavoratori pronti allo sciopero

Fonte: web Castedduonline.it
3 luglio 2019


Di Paolo Rapeanu 

 

Una lunga sequenza di criticità, messe nero su bianco dai sindacati in una lettera inviata alle tre società che si occupano di gestire la raccolta di rifiuti a Cagliari – De Vizia, Econord e Cooplat -. “I turni sono massacranti, spesso capita che anziché sei ore e mezza ne vengano fatte fare nove, col risultato che c’è anche un esaurimento degli straordinari”, afferma uno dei tre sindacalisti che ha firmato il documento, il segretario regionale Fit-Cisl Ignazio Lai. “È vero che abbiamo firmato l’accordo col quale si prevedono assunzioni ddi lavoratori stagionali come gli autisti dei mezzi che ritirano i rifiuti, però è comunque insufficiente per la nuova organizzazione del lavoro da quando c’è il porta a porta. L’Ati, a quanto pare, non è ancora preparata al cambio di sistema”.

Leggendo il documento a triplice firma sindacale si scopre ci sarebbe “un ricorso esagerato al doppio turno (4/8 operatori in doppio turno a seconda dei giorni), i carichi di lavoro sono strutturati in modo tale che viene  difficile per gli operatori operare rispettando le linee guida dettate dal buon senso oltreché dagli obblighi di legge”. Ancora: “Il personale non sa quando potrà usufruire delle ferie estive perché non avendo personale sufficiente per le sostituzioni non è possibile pianificarle”. Ma, soprattutto, le difficoltà maggiori sarebbero legate al nuovo sistema di raccolta porta a porta: “Il personale che opera nelle isole ecologiche è in sofferenza per la carenza di bagni adeguati e per l’aumento del carico di lavoro” e “nella attività di spazzamento si ricevono quotidianamente rimostranze per il ritiro e carico sulle api, delle buste dei cestini a cui si sommano quelle prodotte dagli operatori durante la loro attività, infatti dopo cinque sei buste che vengono caricate sulle api, non rimane spazio per continuare l’attività”. Il dieci luglio prossimo è in programma il tavolo di raffreddamento tra le parti: “Se le aziende si impegneranno a risolvere in tempi rapidi le criticità dei lavoratori non ci sarà nessuno sciopero. In caso contrario, lo stop alle attività sarà pressoché immediato”, spiega ancora Lai.