Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Idrovolanti in laguna?

Fonte: L'Unione Sarda
26 giugno 2019

SANTA GILLA.

Enac e Sogaer chiedono alla Regione la modifica della concessione demaniale marittima Idrovolanti in laguna?

Il no dei pescatori Il Consorzio ittico si oppone al progetto che prevede l'ammaraggio nello stagno

Via i pescatori, a Santa Gilla ammarano gli idrovolanti. E così sulla pista d'acqua prescelta per accogliere gli speciali velivoli si solleva alta la protesta del Consorzio ittico che detiene, per conto della Regione, la concessione demaniale per l'attività di pesca e acquacoltura. Già prima che i velivoli planino sulla laguna per riprendere subito quota e trasferire, da Cagliari a Carloforte, a Santa Margherita di Pula e Villasimius i turisti che arrivano nello scalo di Elmas, il progetto degli “aero-taxi” voluto da Sogaer e Enac e accolto con entusiasmo all'inizio dell'anno, si ritrova davanti il primo ostacolo: il no secco e categorico dei duecento operatori che fanno capo alle sette cooperative raggruppate dal Consorzio.
La posizione
«L'eliminazione di ben tre aree vicine all'aeroporto e dunque di altrettanti specchi d'acqua per ospitare il progetto degli idrovolanti risulterebbe altamente penalizzante per il nostro compendio, anche perché stiamo parlando di zone ad altissima produttività», avverte il presidente, Stefano Melis. Concetto ribadito con forza in una lettera inviata nei giorni scorsi all'assessorato regionale all'Agricoltura dal responsabile del consorzio. Una presa di posizione in risposta al documento ricevuto negli uffici di Santa Gilla e spedito tempo addietro dalla direzione del Servizio pesca regionale.
Il Servizio
Scrive la Regione: «L'Enac, nell'esercizio delle proprie competenze e al fine di garantire la sicurezza della navigazione, ha individuato tre zone da sottoporre a vincolo nello stagno di Santa Gilla limitrofe all'aeroporto Cagliari-Elmas, precisamente riguardanti la fascia di rispetto del Calvert, del sentiero di avvicinamento luminoso semplificato, e dell'area che dovrebbe essere destinata all'apertura dell'idroscalo». Specchi d'acqua che - lo ricorda lo stesso Ente per l'aviazione civile - ricadono all'interno dell'area affidata “in concessione demaniale per fini di pesca e acquacoltura al Consorzio ittico dal 1998”. L'Enac precisa inoltre che per dar seguito al progetto «di interdizione al transito in porzione della laguna di Santa Gilla», la Regione dovrà procedere «a una variazione della concessione demaniale marittima». In attesa di sviluppi, i pescatori già da ora sono invitati a non utilizzare in alcun modo la fascia di rispetto del Calvert e il sentiero di avvicinamento luminoso semplificato. Dovrà essere proprio il Consorzio a vigilare sui propri affiliati e sul rispetto dei “vincoli”.
La richiesta
Era stato il Servizio pesca dell'assessorato all'Agricoltura, tempo fa, a chiedere all'Enac «di specificare se e quali procedimenti sono stati avviati per acquisire la disponibilità di tale area», e all'Autorità portuale «se e in forza di quali atti debba essere valutata l'esclusione dell'area dalla concessione demaniale».
Per ora, insomma, resta la contrarietà assoluta alla limitazione della concessione di pesca espressa dal consorzio ittico.
Renato Murgia, responsabile dell'associazione armatori e consulente del consorzio, non usa tanti giri di parole per riaffermare la netta opposizione alla revisione della concessione. «Nulla contro gli idrovolanti, ma si cerchi un alto posto per far decollare il progetto. L'attività di pesca e allevamento ittico a Santa Gilla è da tempo condizionata da una mancata programmazione, adesso invece di pensare allo sviluppo si propone di sottrarre ai pescatori aree particolarmente produttive. Non siamo contrari, siamo nettamente oppositori a questo progetto e percorreremo ogni strada per contrastarlo».
Andrea Piras