Di Paolo Rapeanu
La raccolta delle firme è già partita da qualche giorno, e il primo step – mille adesioni – sembra essere dietro l’angolo. Prima uscita pubblica a Cagliari per il comitato spontaneo di cittadini “Mi rifiuto” gnel salone parrocchiale della chiesa di piazza Giovanni XXIII – creato da un gruppo di cagliaritani “che vuole dare finalmente voce al disagio di quella fetta di cittadini che fa il porta a porta. Abbiamo fatto presente la situazione al Comune ma non ci ha mai dato risposte”, afferma Gisella Caddeo, cagliaritana, dirigente scolastica e tra i soci fondatori del comitato. “Stiamo raccogliendo tutte le proteste e formuleremo tutta una serie di proposte. Non siamo contrari alla raccolta differenziata ma i cittadini sono tartassati dai costi, soprattutto gi anziani, ed è un sistema che condiziona la vita”. Inoltre, “la città, tutta, è allo sfascio”.
“È sufficiente uscire la sera per vedere tutti i mastelli uno accanto all’altro, spesso rovesciati o appesi, straripanti di rifiuti con cani e gatti che banchettano”, afferma la Caddeo. “Vogliamo che le nostre proposte e richieste finiscano all’attenzione del prossimo Consiglio comunale”. Stando larghi (in caso di ballottaggio) dovranno attendere non più di due settimane.