Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il nuovo Grande magazzino dei poveri

Fonte: L'Unione Sarda
3 aprile 2008

Via Po. Per un anno il centro diocesano di assistenza della Caritas nell'ex mattatoio
E da venerdì un poliambulatorio medico in viale Fra Ignazio
Il centro distribuisce a circa 2000 famiglie cibo, vestiario, medicinali, giocattoli.Centinaia di giacche e cappotti in lana, calzature usate e giocattoli sistemati all'interno delle vecchie celle frigorifere dell'ex mattatoio di via Po. E, nelle porzioni di spazio rimanenti, scatoloni su scatoloni ancora da aprire. Attraversare i corridoi e gli stanzoni di quella che da ieri è diventata ufficialmente la sede provvisoria del Centro di assistenza diocesano, dopo il trasferimento da via Mameli e la destinazione a Mediateca del Mediterraneo dell'ex mercato di via Pola, equivale a scontrasi con la dura realtà dei bisogni delle famiglie indigenti. Che hanno freddo, e sono costrette ad accontentarsi di una giacca impolverata, che hanno fame, e cercano una confezione di pasta o un po' del formaggio conservato in un frigo ancora funzionante del vecchio mattatoio, ora trasformato nel Grande magazzino dei poveri, duemila famiglia assistite e un incremento costante di richieste d'aiuto materiale.SEDE PROVVISORIA La firma del protocollo d'intesa, che ha sancito l'affidamento di parte dello stabile di via Po da parte del Comune all'Arcidiocesi di Cagliari e, in particolare, alla Caritas, è avvenuta ieri mattina proprio in questa struttura. Il sindaco Emilio Floris, l'assessore alle Politiche sociali Anselmo Piras, l'arcivescovo Giuseppe Mani, che ha benedetto la struttura, il direttore della Caritas don Marco Lai e la direttrice del Centro diocesano Anna Luciani hanno così sottoscritto una convenzione che avrà la durata di un anno e regolerà i rapporti tra Amministrazione e gestione, garantendo la continuità del servizio. «Il nostro impegno è di trovare una sede che possa essere finalmente definitiva», ha detto Floris, «e possieda caratteristiche di capienza e organizzazione interna più adeguate». Il Comune sta valutando con la Caritas alcune opzioni e lavorerà perché la soluzione transitoria si protragga solo per un anno. «AUMENTANO I POVERI» Tutto ciò che, a uno sguardo superficiale, può apparire vecchio e inutilizzabile, è in realtà una piccola ancora di salvezza momentanea per chi non sa neppure come risparmiare fame e freddo ai propri figli. Non a caso, le etichette rivelano il contenuto degli scatoloni in attesa di essere vuotati: lenzuola, coperte, maglioni e camicie. Che, nel giro di poco tempo, verranno sistemati negli scaffali per poi venire distribuiti alla gente: ai poveri di ieri, ancora lontani da un riscatto, e ai poveri di oggi, sempre più numerosi e insospettabili. Lo sa bene Anna Luciani, che anni fa ha istituito il servizio e continuerà a coordinare le attività degli operatori del centro, oltre a curare i rapporti con l'arcidiocesi, la Caritas e i Servizi sociali: «La situazione sta continuamente peggiorando». LA CLASSE MEDIA L'assessore Anselmo Piras analizza il dramma della nuova povertà, che investe le famiglie monoreddito. «Anni fa si potevano permettere di vivere bene, ora non più. E non si tratta solo di chi deve pagare l'affitto, ma anche di coloro che possiedono un'abitazione, devono pagare l'Ici e non riescono a sostenere le spese». Accade così che quelle persone abituate a un determinato tenore di vita, che non richiedeva troppe rinunce, si ritrovino a dover chiedere aiuto ai volontari. E non è certo di poco conto il sostegno garantito dalla struttura, visto che il valore di mercato di tutto ciò che possiede, dai prodotti alimentari ai farmaci, si aggira «intorno ai due milioni e mezzo di euro», ha rivelato Anna Luciani. POLIAMBULATORIO Ha infine ringraziato tutti, dai volontari all'amministrazione comunale, don Marco Lai che, sempre in relazione ai servizi destinati ai bisognosi, ha annunciato anche l'apertura prevista venerdì di un poliambulatorio medico al Centro solidarietà Giovanni Paolo II, in viale Fra Ignazio, e l'attivazione di uno sportello di prevenzione dell'usura.MARIANGELA LAMPIS