Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Senza vincoli lo scalo può rinascere

Fonte: L'Unione Sarda
10 giugno 2019


Si apre un nuovo fronte nella vicenda del Porto canale. Martedì scadono i vincoli paesaggistici imposti dalla Sovrintendenza e, salvo sorprese, lo scalo commerciale cagliaritano non avrà più le restrizioni che ne hanno impedito lo sviluppo. Una novità attesa con trepidazione dall'Autorità portuale che potrebbe finalmente impiegare i finanziamenti milionari destinati all'ampliamento e all'infrastrutturazione delle banchine destinate alle navi merci e alla cantieristica. I progetti saranno certamente un valore aggiunto per uno scalo che tenta in tutti i modi di uscire dalle sabbie mobili della crisi e salvare i 210 lavoratori della Cict (che presto saranno licenziati), i 16 della Cts e i 6 della Mts.
Via i vincoli
Sono giorni ad alta tensione per Massimo Deiana. Da una parte la crisi, i licenziamenti e il tavolo ministeriale (in programma giovedì a Roma), dall'altra, in concomitanza con l'incontro tra il prefetto Bruno Corda e i sindacati, lo sblocco delle restrizioni. «Il 31 maggio durante una conferenza di servizi ho adottato la “riedizione dei vincoli paesaggistici”», afferma il presidente dell'Authority. Se entro dieci giorni da quella data non ci dovesse essere impugnazione, il provvedimento diventerà definitivo e l'intero comparto del Porto canale sarà liberato dalle problematiche». Una svolta epocale per lo scalo commerciale. «Abbiamo a disposizione 94 milioni di euro per la realizzazione delle infrastrutture negli avamporti a est e a ovest. Abbiamo un progetto da 60 milioni di euro per costruire i denti per le navi roro (i traghetti con i portelloni per il carico di camion e auto), e un contributo di 34 milioni per il distretto della cantieristica». Senza vincoli il Porto canale diventerebbe appetibile per gli imprenditori del settore. «Una volta modificate le limitazioni paesaggistiche sarà possibile ottenere le licenze edilizie per i capannoni a chi si vorrà insediare nella Zona franca, nella Zona economica speciale o nell'area demaniale». Inoltre, l'Authority ha a disposizione un ulteriore importante contributo per “opere di mitigazione e compensazione”, da destinare alla spiaggia di Giorgino e a percorsi interni.
Lo scenario
Le sorprese, però, non sono escluse. Nella conferenza di servizi il rappresentante degli enti statali coinvolti nella conferenza di servizi (il comandante della Capitaneria di porto Giuseppe Minotauro, nominato dal prefetto), ha dato parere positivo al rifacimento degli obblighi. Gli enti da lui rappresentati (Demanio, Provveditorato opere pubbliche e Sovrintendenza) hanno comunque a disposizione dieci giorni per un'eventuale opposizione, che sposterebbe la partita alla Presidenza del Consiglio dei ministri, facendo slittare i tempi per l'utilizzo dei finanziamenti. Una patata bollente della quale Roma - in periodo politico così delicato - farebbe volentieri a meno.
Andrea Artizzu