Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Comune vieta il consumo di alcolici in strade e piazze

Fonte: L'Unione Sarda
3 giugno 2019


Basta con i “botellon” che rovinano il sonno dei residenti nei quartieri storici, stop agli schiamazzi notturni e alle bevute che rendono molesta l'allegria e contribuiscono ad elevare il tono di voce. Sembra questo, col contestuale aumento della sicurezza, l'obiettivo dell'ordinanza emessa ieri dal commissario straordinario Bruno Carcangiu su “vendita e consumo di alcolici e contenitori di vetro e lattine”. Da oggi al 31 ottobre sarà in vigore il «divieto temporaneo di vendita per asporto», anche attraverso l'uso dei distributori automatici, di «bevande alcoliche in qualunque contenitore e di ogni altra bevanda in contenitori di vetro» nei quartieri «Marina, Stampace, Castello e Villanova dalle 22 alle 6 del mattino». Una decisione presa a «tutela della sicurezza urbana, incolumità e salute pubblica».
L'ultimo botellon
Appena domenica scorsa su L'Unione Sarda è stato pubblicato un servizio nel quale si faceva il resoconto di un'intera notte di grida, bevute e risate in piazza Santo Sepolcro - alla Marina - col sottofondo, si fa per dire, della musica sparata dalle casse di un impianto stereo. Un ritrovo condito dall'uso di alcolici e tabacco andato avanti per ore, dalle 23,30 all3 3,30. Alla fine, sul selciato è rimasto un tappeto di bicchieri, bottiglie e buste di plastica. Impossibile riposare per chi vive lì intorno.
I divieti
Proprio in piazza Santo Sepolcro ma anche nelle piazze Matteotti, Del Carmine, Dettori (inclusi vicolo Collegio e scalette di Santa Teresa), Santa Restituta, Savoia e Sant'Eulalia, nella scalinata che collega piazza Annunziata con via Mameli e nelle scalinate della chiesa Sant'Anna, in viale Europa, al Parco della Musica, nel Lungomare Poetto e nelle «strade pubbliche o aperte al pubblico» - passaggio fondamentale dell'ordinanza - Carcangiu ha imposto il divieto di consumare le «bevande alcoliche in qualsiasi contenitore» tranne che nelle «aree in uso per attività di ristoro» e in quelle «antistanti e contigue». Un ordine valido in «tutti i giorni feriali, festivi e prefestivi dalle 22 alle 6». Non solo: nel Lungomare Poetto, a parte gli spazi utilizzati per «il ristoro» e quelle «antistanti e contigue», è vietato «in particolare il consumo di bevande alcoliche in contenitori di vetro e lattine» in tutti i giorni feriali, festivi e prefestivi dalle 22 alle 6».
Le possibili sanzioni
Saranno i gestori dei locali a dover custodire i contenitori vuoti «evitandone l'asporto» e a «provvedere al relativo smaltimento» rispettando la raccolta differenziata. I titolari di «tutti gli esercizi pubblici» in quelle zone, quindi attività commerciali e artigianali e anche i circoli privati, devono «esporre in modo ben visibile» il cartello con le prescrizioni. Chi non rispetterà l'ordinanza rischia una sanzione pecuniaria «da 25 a 500 euro».
La Confcommercio
La decisione è stata accolta positivamente da Alberto Bertolotti, presidente della Confcommercio: «È esattamente ciò che desideriamo da tempo», sottolinea, «perché è necessario salvaguardare l'attività di vende alcolici e altre bevande rispettando le norme e la sicurezza. Può creare danni agli esercenti? Forse per chi vende da asporto, non per i professionisti del settore. È un provvedimento corretto, lo attendevamo». Basta coi gruppi di giovani e meno giovani che, bottiglia e bicchiere in mano, girano per le strade disturbando (a volte senza rendersi conto) residenti e clienti di ristoranti e pub. «Bere e consumare bevande è giusto farlo dove la somministrazione la si esercita con capacità e rispetto delle regole. È una questione di rispetto per i cittadini e i quartieri, oltre che di ordine pubblico: dobbiamo presentarci agli occhi dei turisti e non solo con ordine, decoro e professionalità».
Andrea Manunza