Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Arselle, ostriche e cozze a “miglio zero”

Fonte: L'Unione Sarda
22 maggio 2019


Ostriche, cozze, arselle e vongole veraci. Santa Gilla vuole lasciarsi alle spalle la crisi dell'ultimo anno dovuta alla morìa di cozze e arselle causata dalle ripetute alluvioni, e tenta il rilancio con due iniziative commerciali. All'ingresso della laguna, da questa mattina, entrerà in funzione il punto vendita a “miglio zero”.
Una parte dei prodotti raccolti quotidianamente dai pescatori del Consorzio ittico nei filari gestiti dalle cooperative, sarà venduta nella pescheria mobile, in attesa della messa in funzione della rivendita storica interamente restaurata ma in attesa dell'agibilità.
L'obiettivo
«Inizieremo con la vendita di mitili e molluschi, anemoni e cannolicchi, i nostri prodotti d'eccellenza, ma presto metteremo in commercio anche muggini, spigole e orate. Inoltre, quando apriremo anche la pescheria in muratura, che contiamo di inaugurare già quest'estate, potremo vendere anche arrosti e frittura fumante», spiega il presidente del Consorzio, Stefano Melis. «Oltre al punto vendita diretta in laguna - racconta il vicepresidente Walter Rizzardini - abbiamo anche aperto un box al mercato comunale di via Quirra, così da valorizzare e far conoscere sempre più i nostri prodotti di qualità».
Le prospettive
Saranno mesi di grande impegno quelli che attendono i duecentotrenta soci delle dodici coop del Consorzio ittico che governa gli impianti di pesca e allevamento a Santa Gilla. «Abbiamo investito oltre centomila euro per cercare di superare le grandissime difficoltà che per colpa del maltempo ci hanno davvero messo in ginocchio. Ci stiamo riprendendo solo ora ma non vogliamo farci trovare impreparati. Le ripetute alluvioni di quest'anno con il conseguente ingresso di acqua dolce e fango nella laguna hanno danneggiato l'allevamento delle cozze, soffocando il novanta per cento dei mitili, ma anche ucciso le arselle», ricordano Melis e Rizzardini.
I fondali solo ora si stanno ripopolando ma vongole e arselle sono ancora e nella maggior parte di taglia non commerciabile. Lo saranno tra qualche settimana. «Sappiamo di essere esposti alle bizze del tempo e del maltempo, per questo vogliamo che tutti i pescatori del Consorzio si trasformino da raccoglitori in allevatori. Magari - e soprattutto - di ostriche, più resistenti delle arselle e dei mitili. In queste settimane abbiamo allestito i nuovi filari e con il dipartimento universitario di Scienze della Vita e dell'ambiente valuteremo le potenzialità di altre zone della laguna per sistemare nuovi impianti. Studio che interesserà una grande zona a Sa Illetta», raccontano al Consorzio.
La bonifica
Intanto sono iniziati i primi contatti con la Regione. Per quest'estate il Consorzio ha in programma una grande giornata ecologica per ripulire la laguna dalla plastica, dalla montagna di bottiglie, contenitori e altri rifiuti gettati sulle sponde dello stagno.
Andrea Piras