Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Popolo e nazione senza territorio

Fonte: L'Unione Sarda
8 aprile 2019

L'INIZIATIVA. Il concerto di domani al Teatro lirico sarà trasmesso in diretta su Videolina

 

Caritas, due giornate dedicate alla storia e alle tradizioni dei rom 

 

 

Il capoluogo della Sardegna sarà per due giorni la capitale dei rom. Domani e martedì verrà celebrata la “Giornata mondiale dei rom” dedicata a cultura, tradizioni e diritti di un popolo, di una nazione senza terra riconosciuta dall'Onu.
Sono in programma dibattiti e concerti per raccontare la situazione dei rom in Italia e in Europa, le progettualità portate avanti nel contesto locale, in una manifestazione organizzata dalla Caritas diocesana e dall'Ufficio diocesano Migrantes, in partenariato con il Csv Sardegna Solidale, in collaborazione con il Teatro Lirico e il Conservatorio di musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina”.
Cultura e solidarietà
Fili conduttori dell'iniziativa (che sarà illustrata domani, alle 17, al Teatro Lirico) saranno la storia, la politica, la cultura e la musica romanì. Un programma denso di iniziative con due concerti dell'Orchestra europea per la pace e dell'Alexian Group, domani alle 20 al Teatro Lirico (diretta su Videolina) e martedì alle 10 nell'Auditorium del Conservatorio (per gli studenti delle scuole medie e superiori), e con una sessione straordinaria del Consiglio direttivo dell' International romani union (Iru), organizzazione che rappresenta all'Onu, con potere di consultazione presso l'Ecosoc (Economic and social council), i rom di tutto il mondo, che si svolgerà sempre domani, alle 16, nel Seminario arcivescovile (via Monsignor Cogoni 9).
Don Marco Lai
Il direttore della Caritas diocesana, don Marco Lai, è l'infaticabile motore propulsivo della manifestazione. «La decisione di ospitare in città la Giornata mondiale dei rom è nata lo scorso dicembre durante la tre giorni a loro dedicata. Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di Santino Spinelli, encomiabile musicista e direttore d'orchestra di Bologna». I rom sono un popolo ricco di cultura e tradizioni. «Vogliamo rendere giustizia a chi ha subito l'olocausto», spiega don Marco Lai. «La nostra associazione si sta impegnando per loro da oltre dieci anni con progetti che sviluppano i temi della casa e del lavoro, attraverso la valorizzazione delle loro professionalità».
In Sardegna i rom sono circa 1.400, di questi 400 nell'hinterland cagliaritano. «I rom sono presenti nella nostra Isola sin dal 1400 e sono sempre stati abili forgiatori di armi e utensili da cucina». (a. a.)