Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

VIA CAMMINO NUOVO. Impossibile intervenire, non si sa di chi sia la parete Parcheggi cancellati per

Fonte: L'Unione Sarda
2 aprile 2019

VIA CAMMINO NUOVO. Impossibile intervenire, non si sa di chi sia la parete Parcheggi cancellati per caduta massi

In via Cammino Nuovo restano le transenne della Protezione civile. Cadono massi dalla parete senza padroni, meglio lasciare le auto negli stalli lontani dalle mura del bastione di Santa Croce. D'altra parte un bel po' di “strisce blu” sono di fatto off limits da parecchio tempo per via di qualche cedimento di troppo del costone. Erosione che aveva costretto il Comune, ancora una volta la scorsa estate, ad estendere la parte recintata proprio in mezzo ai parcheggi, sottraendo così ulteriori stalli agli automobilisti che in particolare la sera, quando in tanti si riversano nei locali della Marina o di Castello, trovano in via Cammino Nuovo uno sfogo fondamentale per evitare interminabili giri alla ricerca di uno stallo libero.
La vicenda
È una storia che ha dell'incredibile, questa del costone roccioso. A quanto pare irrisolvibile, almeno fino a quando non sarà scoperta la vera proprietà. «Un caso purtroppo simile - spiega l'ormai ex vicesindaca e assessora alla Mobilità, Luisa Anna Marras - ad altri in città, dove la proprietà delle aree non è definita». Di chi è la “parete mobile” che sovrasta il Cammino Nuovo. È del Comune? Oppure del Demanio? O ancora di privati? L'Amministrazione sta tentando di far chiarezza da tempo, ma ancora risposte certe non ne sono state trovate. «Anche per questo diventa impossibile procedere con la messa in sicurezza del costone», avverte il responsabile dei Lavori pubblici, Maurizio Chessa. Un primo, insuperabile impedimento al restauro ma non certo il solo, visto che di fondi per sistemare il costone, ce ne vorrebbero davvero tanti. Fuori dalla portata, per esempio, del Comune o della Soprintendenza.
Il progetto
È qui, tra l'altro, che dovranno sorgere i nuovi 330 stalli interrati di Castello, con doppio ingresso in via Santa Margherita, sormontati da un giardino-parco. Un progetto voluto dal Comune che ha però dovuto attraversare molte polemiche e altrettante difficoltà. Da quelle scatenate dagli ambientalisti a quelle giuridiche legate ai ricorsi finiti sui tavoli del Tar e del Consiglio di Stato. I giudici romani, nel 2016, confermando di fatto la decisione fatta precedentemente dal Tar Sardegna, alla fine hanno detto sì all'aggiudicazione dell'opera al consorzio Ciro Menotti di Ravenna, mettendo fine al contenzioso aperto dalla società arrivata seconda nella gara, l'impresa Pellegrini. Quest'ultima si era opposta alla decisione della commissione di gara per aver escluso una partecipante (la Cerutti) per incertezze sotto il profilo economico. Una decisione che aveva fatto variare il calcolo dei punteggi.
I tempi
L'iter doveva procedere spedito. Anche se ambientalisti, intellettuali e soprattutto i residenti avanzavano parecchie perplessità su possibili rischi per le mura. Sta di fatto che i parcheggi su tre livelli, 165 per il pubblico e 165 riservati ai residenti di Stampace, dovranno ancora attendere. Il progetto cozza col Piano particolareggiato del centro storico.
Andrea Piras